Terni, scoperte 4 cooperative irregolari: dipendenti mascherati da soci, evasione fiscale
Secondo la guardia di finanza, è stato portato alla luce “il disegno criminoso del titolare della struttura sanitaria, a cui erano riconducibili anche le citate cooperative, più volte fallite od in liquidazione: beneficiare indebitamente della riduzione degli oneri contributivi prevista dalla legge a favore delle cooperative e scaricarsi fiscalmente i costi del lavoro senza assumere direttamente il proprio personale”.
Tutte le cooperative sociali che hanno fornito manodopera alla casa di riposo dal 2009 al 2013, sono state destrutturalizzate, con conseguente riconduzione del personale impiegato alle dirette dipendenze della struttura sanitaria. Fra gli elementi di prova raccolti, non solo le numerose dichiarazioni di quelli registrati come soci, “vessati e sottopagati dal titolare della casa di riposo”, ma anche molta documentazione extracontabile che “ha consentito il disconoscimento del principio cardine delle cooperative sociali, ovvero lo scopo mutualistico” per “creare un vantaggio economico ai soci, offrendo loro condizioni privilegiate rispetto ad altri lavoratori”.
Al termine delle attività, il titolare della casa di riposo è stato denunciato per i reati di somministrazione fraudolenta di personale e dichiarazione fiscale fraudolenta mediante sovrafatturazione. Rilevanti le somme sottratte alle casse dello Stato: oltre alla segnalazione alla direzione territoriale del lavoro, all’Inps ed all’Inail di 25 lavoratori irregolari, infatti, sono stati recuperati a tassazione i costi del personale fittiziamente fatturati dalle cooperative alla casa di riposo per circa 700 mila euro ed è stata contestata l’indetraibilità dell’Iva per circa 60 mila euro.