Terni, scuola e sanità per inclusione sociale dei ragazzi disabili: al via un progetto pilota
I lavori, che si sono protratti per l’intera giornata e sono stati seguiti da un’ampia rappresentanza di docenti ed operatori sanitari, sono stati aperti dal direttore sanitario dell’Ausl Umbria 2 dr. Imolo Fiaschini e dal dr. Paolo Trenta, dirigente del Servizio Comunicazione e Formazione che, sottolineando l’importanza dei programmi elaborati in questi mesi e delle preziose collaborazioni messe in campo con esperti nazionali di chiara fama, hanno garantito la massima attenzione dell’azienda nel sostenere questo progetto pilota partendo da un’ampia e mirata formazione del personale sanitario che sarà chiamato a lavorare in stretto contatto con gli insegnanti.
Nella sua relazione, il direttore del distretto di Terni dr. Stefano Federici ha tracciato lo stato dell’arte, i progressi compiuti in questi mesi attraverso una gestione oculata delle risorse a disposizione e i possibili sviluppi nella presa in carico congiunta scuola sanità che riguarderà l’inclusione sociale di studenti disabili ma dovrà necessariamente affrontare con forza anche altre problematiche molto presenti tra le giovani generazioni: i disturbi alimentari, le dipendenze, il bullismo, gli abusi sui minori.
Particolarmente apprezzati gli interventi del dr. Andrea Tonucci, responsabile dell’associazione di volontariato Fish, da molti anni in prima linea per abbattere le barriere della disabilità, e della prof.ssa Maria Elisabetta Mascio, dirigente scolastico della direzione didattica Mazzini di Terni che ha sottolineato l’esigenza di un lavoro di squadra, docenti e operatori sanitari, per compensare o ridurre la disabilità tra i giovani studenti.
Il progetto pilota, finanziato da Ministero dell’Istruzione, si avvarrà di importanti collaborazioni e sarà coordinato dalla dottoressa Lucilla Frattura, responsabile del Centro Collaboratore Italiano dell’Oms, Organizzazione mondiale della Sanità, per la famiglia delle classificazioni internazionali che oggi a Terni ha svolto due relazioni sul tema: “Un mondo senza barriere equivale ad un mondo senza disabilità: il funzionamento umano e la sua descrizione attraverso il linguaggio internazionale dell’ICF dellOms”.
Si partirà a breve, come detto, con un corso di formazione rivolto agli operatori della salute e agli insegnanti.