Terni, senatore M5S: “Cacciato dal portavoce del sindaco durante Consiglio comunale”

Durante l’infuocato Consiglio comunale di ieri in cui si doveva affrontare il tema della maxi-inchiesta giudiziaria sugli appalti concessi a delle cooperative dal Comune di Terni, il portavoce del sindaco ha cacciato dall’aula un senatore ed un consigliere regionale del M5S. La denuncia arriva dallo stesso parlamentare, Stefano Lucidi, che ripercorre quanto accaduto, giudicandolo “un fatto clamoroso” visto che la seduta è ovviamente aperta al pubblico ed ogni cittadino ha diritto di assistervi.

Uno dei video a cui fa riferimento Lucidi nella sua denuncia:

Il comunicato del senatore Stefano Lucidi:

“È successo ieri a Terni, che durante un acceso consiglio comunale il portavoce del Sindaco tale signor Moreno Rosati ha apparentemente assunto su di se delle funzioni che non dovrebbero competergli. Come si vede da video che circolano nel web e nei social, ad un certo punto e senza motivo, perché io, il consigliere Liberati e alcuni attivisti eravamo disposti da tempo nella parte laterale del consiglio comunale e, assistevamo soltanto, al parapiglia che si svolgeva in fondo alla sala, questo signore ci ha letteralmente cacciati dalla sala alla presenza di un vigile urbano forse intimidito dalla carica istituzionale del tale Rosati.

Da notare che eravamo in quella parte della sala da tempo, e che quello spazio viene destinato ai cittadini in caso di grande affollamento, quindi legittimamente, stavamo assistendo al consiglio comunale.

Addirittura, come si vede in alcuni video, vengo letteralmente spinto fuori, e questo è molto grave perché un cittadino che viene spinto fuori da un consiglio comunale mentre non sta facendo assolutamente nulla è davvero un fatto clamoroso.

A questo si aggiunge che il Signor Rosati sapeva benissimo chi ero perché mi ha chiamato per nome. E come se non bastasse, come si evince dal video, il Sindaco Di Girolamo ha interrotto le sue dichiarazioni per venire verso di noi. Tanto anomalo era il fatto.

Ma non soltanto. Come si evince da altri video che circolano nelle piattaforme social, si vede molto bene il Signor Rosati che al centro della scena tende a placare gli animi e si frappone tra un consigliere comunale e la gente trattenendolo.

Anche il consigliere di opposizione Melasecche si è espresso in merito, sorpreso a dir poco dell’accaduto scrivendo: “l’addetto al gabinetto del sindaco, dalla fabbrica d’armi a Palazzo Spada per meriti politici, ieri dava ordini ai Vigili Urbani e faceva da buttafuori. Addirittura ha messo le mani addosso ad un senatore M5S. Credo che abbiano perso la testa … E di ragioni ce ne sono molte”.

Ora.

La carica istituzionale svolta dal Signor Rosati è (fonte sito comune di Terni: http://www.comune.terni.it/canale.php?idc=402): Comunicazione politica, cioè, si occupa delle modalità di comunicazione dello staff del Sindaco.

La rete ci dice che la comunicazione politica è: una pratica comunicativa che pone in relazione tre diversi soggetti: il sistema politico, i mass media e i cittadini, e questo la dice lunga sulla capacità di selezione della classe dirigente non solo della nostra città ma del nostro paese, se come “comunicatore politico” viene preso uno che spintona fuori i cittadini.

In realtà, la gestione del consiglio comunale è in mano al presidente Mascio, che non aveva dato ordine di cacciare nessuno, ma in ogni caso questo avrebbero potuto farlo i vigili urbani, non uno spin doctor. Su questo vige l’art.67 del regolamento comunale che recita chiaramente al comma 3: “il Presidente può disporre l’espulsione dallo spazio riservato al pubblico di coloro che non ottemperino a quanto stabilito al comma 1”, e infatti all’articolo 72 il regolamento stabilisce che: “i poteri di Polizia spettano al Presidente che impartisce gli ordini necessari” e al secondo comma, dice addirittura: “la forza pubblica non può entrare nell’aula se non per ordine del Presidente”.

Ma il paradosso più grande è che la relazione del Sindaco verteva sui gravissimi fatti avvenuti la scorsa settimana che hanno visto fuori palazzo spada una decina di macchine delle forze dell’ordine e addirittura un elicottero, a causa di una indagine che vede coinvolti assessori e dirigenti del Comune di Terni, e mentre le opposizioni chiedono le dimissioni di tutti, quelli che vengono cacciati fuori sono i cittadini.

Quasi una forma di garantismo alla rovescia.

Insomma guardatevi i video e fatevi un idea del livello politico istituzionale della città e del comunicatore politico: Moreno Rosati.

Io me la sono fatta, per questo mi aspetto da parte del Sindaco la revoca immediata del mandato di comunicatore, con annesso congruo risparmio di soldi pubblici e figuracce. E soprattutto qualcuno dovrebbe chiarire perché a determinate persone è concesso di tenere un simile atteggiamento all’interno delle istituzioni”.

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