Terni, Servizi Educativi Comunali, Melasecche: “Debiti e fatture, Comune faccia chiarezza”
Continua la vicenda infinita sul caso mense e sui servizi educativi comunali in generali. Dopo la decisione di lasciare tutto inalterato almeno per quest’anno, si parla invece dei conti. Enrico Melasecche, consigliere comunale di “I Love Terni” interviene sulla questione con una nota che riportiamo qui di seguito.
“In seconda commissione consiliare, nell’ambito della discussione relativa alle mense scolastiche ed i Sec, Servizi educativi comunali, presente l’assessore Riccardi e la dirigente Virili, è stata negata per l’ennesima volta la comunicazione di un dato fondamentale, l’importo del debito accumulato dal Comune nei confronti della cooperativa All Foods per le prestazioni già effettuate e per le quali la stessa avrebbe dovuto emettere entro trenta giorni le relative fatture. La dirigente si è rifiutata di rispondere dichiarando che “si tratta di una decisione politica che deve stabilire la giunta” confondendo evidentemente il debito accumulato dal Comune per prestazioni richieste ed effettuate ma non coperte dai fondi disponibili per onorare quei debiti. Da mesi vengono negate notizie fondamentali in merito a “debiti fuori bilancio” o comunque a prestazioni coperte da un bilancio che non ha più alcun fondamento di credibilità perché la verità vera è che non esistono neanche i fondi stanziati solo formalmente. Da qui il ricorso sistematico alle anticipazioni di cassa nei confronti della Cassa DDPP, rilevato criticamente dai revisori dei conti. Dopo il mutismo della dirigente è stata interrogata l’assessore Riccardi la quale ha dichiarato, ufficialmente, che entro 30 giorni fornirà quella cifra. Forse, dalle voci che circolano, dopo che è stata giubilata dal sindaco? Ebbene questa opacità è vergognosa perchè nega, illecitamente, dati essenziali per comprendere a tutti i ternani cosa sta accadendo nelle segrete stanze del sindaco. Altra prova? La norma prevede obbligatoriamente che entro 20 giorni dall’approvazione del bilancio preventivo la giunta approvi il Peg, il documento che consente ai dirigenti di cominciare ad operare, utilizzando i fondi stanziati tenuto conto che sono trascorsi quasi i 7/12 dell’anno. Ebbene perché, scaduti altri venti giorni circa, ancora tarda il Peh, contro ogni regola, contro ogni logica operativa? Perché non è stato trasmesso ai dirigenti? Si può permettere questa città di stare ferma? Perché tutto è immobile? Semplicemente perché, come sostengo con due miei atti in terza c ommissione, la situazione finanziaria del Comune è peggiore di quella già drammatica dichiarata. Da qui l’esigenza esasperata di vendere, vendere, vendere a tutti i costi ed a qualsiasi prezzo qualsiasi suppellettile o gioiello di famiglia che si riesce a piazzare. Chiediamo ufficialmente l’intervento del Prefetto perché sui conti e sui debiti non si può più scherzare. È troppo chiedere una buona amministrazione ma ancor prima il rispetto per tutti i cittadini rispetto ad una prepotenza traballante e cieca che naviga a vista in attesa di un miracolo cui questa giunta per prima non crede?” .