Terni, sicurezza, Città Futura: ”Sindaco emetta ordinanza antivetro”
Il comunicato di Terni Città Futura: “Civitavecchia, Roma, Torino, Arezzo, Pisa, Parma, Viterbo, Cagliari…..ed infine da ieri anche Perugia: cosa hanno in comune tra loro tutte queste città italiane? Questa è l’Italia delle ordinanze anti-vetro. In ognuna è attualmente o periodicamente in vigore per lunghi periodi l’ ordinanza sindacale che vieta di ‘consumare in tutti i luoghi pubblici e/o aperti al pubblico del proprio territorio comunale bevande alcoliche in contenitori di vetro e/o latta’. Questo tipo di ordinanza in moltissimi casi si accompagna ad una anti-accattonaggio e ad una anti-alcol.
Con questo tipo di ordinanze, che ricordiamo essere nelle dirette facoltà del primo cittadino, quale autorità di pubblica sicurezza con il potere di predisporre urgenti misure a tutela dei cittadini, varie amministrazioni locali lungo tutta la penisola hanno cercato in questo modo di contenere le gravi situazioni legate all’abuso di alcol che spesso degenerano in schiamazzi, molestie e azioni di disturbo degli altri fruitori degli spazi pubblici nonché in fenomeni di inciviltà e purtroppo anche di gratuita violenza. Per tutti questi sindaci è evidente la potenziale pericolosità dei contenitori di vetro che se frantumati possono mettere a rischio la pubblica incolumità e sicurezza.
In verità lo stesso sindaco Di Girolamo emise una simile ordinanza nel lontano 2010 e poi eccezionalmente un sola altra volta in occasione della sola notte bianca. Appurata l’inapplicabilità dell’ordinanza del 2010 in quanto nel dispositivo riportava un riferimento ad un pacchetto legge sulla sicurezza dichiarato incostituzionale con sentenza della rispettiva corte, ci domandiamo come non si sia provveduto da allora ad nuova emissione con carattere contingente ed urgente, con applicazione ad esempio nel solo periodo estivo, cosi come fatto da tanti altri sindaci in questi anni.
Continueremo a richiedere con forza che si emetta questo tipo di ordinanza (con l’aiuto di tutte le altre forze politiche presenti in consiglio comunale, sensibilità in tal senso è stata già espressa dal rappresentante di FdI e dai rappresentanti del M5S, attendiamo altri nuovi sostegni politici) perché strumento concreto per innalzare il livello di sicurezza cittadina; non comprendiamo una cosi evidente sordità amministrativa su questo argomento, se non per timore che con precise scelte come queste si possa scontentare anche una sola parte della cittadinanza. Meglio allora da ignavi non decidere e lasciare tutto cosi, rinunciando alle proprie responsabilità.
Abbiamo notizia di importanti proposte provenienti dagli stessi esercizi pubblici del centro città ben disposti ad applicare una possibile ordinanza anti-vetro impegnandosi ben oltre il rispetto della stessa con ulteriori responsabilità ad esempio nel controllo e nel mantenimento generale del decoro urbano e della pulizia in cambio di una possibile flessibilità riguardo all’orario di chiusura o di ritiro dei tavoli esterni nel periodo estivo. Proposta mai considerata seriamente.
Gli interessi apparentemente contrastanti dei residenti e dei locali pubblici andrebbero mediati nell’interesse superiore della città. Una amministrazione che si rispetti non può permettersi di rinunciare al suo fondamentale ruolo di mediatore politico di giusti, meritevoli e paritari interessi pubblici. L’ordinanza anti-vetro rappresenterebbe un importante passo in avanti, un atto concreto che questa amministrazione può fare da subito”.