Terni, sigarette di contrabbando vendute in negozio di alimentari: due denunce e maxi-multa
Una delle donne deteneva le sigarette, l’altra le vendeva nel suo negozio di generi alimentari, posto proprio nel centro cittadino. Insieme a pane, frutta e salumi offriva anche un assortimento di svariate marche di sigarette, alcune delle quali neanche in vendita sul mercato legale italiano: Winston, Chesterfield, Nz gold super slim, tutte importate tramite un così detto “mercato parallelo”, ovvero un canale di rifornimento che evitava di pagare i dazi doganali. Quando terminavano i pochi pacchetti che nascondeva nell’esercizio commerciale faceva rifornimento da un piccolo deposito che aveva costituito in un garage adiacente alla propria abitazione.
Ora le due donne, P.L. di 37 anni e H.I. di 25 anni, entrambe di origine straniera, sono state denunciate alla locale Procura della Repubblica. Per pochi grammi hanno evitato il rischio di essere condannate alla reclusione. Il reato contestato prevede infatti pene diverse a seconda del quantitativo detenuto. Per un quantitativo superiore ai 10 chili è prevista la sanzione della reclusione da due a cinque anni e 5 euro di multa per ogni grammo di prodotto detenuto. Al di sotto di questa soglia il reato è invece punito soltanto con la multa, pari 5 euro per ogni grammo. Per le due si tratta comunque di una stangata: si beccheranno una sanzione di circa 50 mila euro.