Terni, signora si sente male, vicini di casa guardano con il binocolo
Questi i fatti: intorno alle 22,30 una signora residente a Terni ha accusato un malore ed è stata soccorsa dal 118. Da una palazzina distante poche decine di metri, si sono affacciate due persone. Nulla di strano: è naturale voler sapere chi sia rimasto ferito (non fosse altro per sincerarsi che non si tratti di conoscenti). Il loro interesse è però andato oltre: uno di loro ha iniziato a guardare con un binocolo, l’altro ad indicare con le mani, presumibilmente fornendo consigli dove poter osservare altri dettagli della scena.
Quali particolari avranno potuto vedere? Forse la smorfia di dolore sul volto della signora, l’apprensione dei parenti, le operazioni di soccorso del 118. Le sofferenze della povera donna, che avrebbero meritato rispetto e discrezione, trasformate in un reality show da balcone, in una pièce teatrale da gustare con il binocolo. La logica della tv del dolore – dai plastici di Porta a Porta alle lacrimose interviste di Barbara D’Urso fino alla moviole di tragici incidenti – riprodotta a livello condominiale.