Terni, sindaco Di Girolamo indagato per gestione percolato ex discarica Valle
Il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, è indagato per vicende che riguardano la gestione dello smaltimento del percolato dell’ex discarica di Valle. E’ lo stesso primo cittadino a renderlo noto con un proprio comunicato.
LA VICENDA La vicenda al centro delle indagini della Procura di Terni che investono anche il sindaco, riguarda la gestione del percolato che negli anni scorsi sarebbe costata al Comune circa 6 milioni di euro: spesa che si sarebbe potuta evitare adottando una soluzione individuata fin dal 2008 (qui l’articolo di Terni Oggi del 2014 in cui è spiegata la vicenda). A novembre 2015 il Movimento 5 Stelle era tornato sul tema annunciando un esposto alla Corte dei Conti.
IL SINDACO Scrive oggi il sindaco Leopoldo Di Girolamo: “In un’ottica di massima trasparenza, rendo noto che questa mattina ho ricevuto da parte della Procura della Repubblica di Terni un avviso di conclusione delle indagini preliminari in merito alle procedure amministrative inerenti lo smaltimento del percolato della ex discarica di Valle. Il provvedimento del pubblico ministero riguarda i tecnici comunali che hanno avuto un ruolo nelle procedure e gli amministratori comunali che le hanno approvate. Colgo l’occasione per sottolineare la massima fiducia nell’operato della magistratura così come la mia convinzione di aver agito nel rispetto della legge nell’esigenza di affrontare un’emergenza ambientale complessa e difficilmente gestibile. Affronterò con la massima serenità e responsabilità il percorso legale previsto affinché la correttezza mia e dell’Amministrazione Comunale emerga con chiarezza”.
Aggiornamento ore 18,50: Nell’indagine della Procura di Terni risultano indagate 20 persone, il sindaco Di Girolamo e altre 19. In particolare ci sarebbero 9 ex assessori della scorsa Giunta, 7 attuali assessori e 3 dirigenti comunali. L’accusa riguarderebbe l’assegnazione dei lavori di trasporto del percolato: per 6 anni l’affidamento sarebbe avvenuto in modo diretto invece che tramite bando pubblico.