Terni, sopravvissuti a Costa Concordia: ”Da viaggio di nozze ad incubo, dimenticare è difficile”
Il riassunto della terribile esperienza è tutto in una frase: “Da viaggio di nozze, quella crociera si è trasformata in un incubo”. Trotti afferma: “Mia moglie ha 24 anni ma ne dimostra 70, io mi sono dovuto fare forza anche per lei”. Ma il “rancore” più grande che porta dentro, spiega, è “che dal processo a Grosseto non sia venuta ancora fuori la verità”.
Ricordando i momenti più brutti, Trotti racconta: “Sulle scialuppe non ci facevano salire, ci dicevano o che erano troppo piene o che il settore non era il nostro. Abbiamo dovuto insistere e siamo saliti quasi sull’ultima barca di salvataggio, anche grazie a un’infermiera che ha dato il posto a mia moglie. Ed è in quei minuti concitati che abbiamo perso di vista Dayana, la piccola morta nel naufragio. Se a penso a tutto questo – conclude Trotti – credo che sia stato quasi un miracolo, qualcuno ha stabilito che quel giorno noi non dovevamo morire”.