Terni, studio Sentieri, M5S: ”Smentito il negazionismo ambientale di Di Girolamo”
“Terni – scrive il Movimento 5 Stelle – è un’area di crisi ambientale complessa, lo afferma lo stesso Ministero annoverando Terni fra i siti con ‘molteplici ed eterogenee sorgenti emissive’ e associandole agli eccessi di ricoverati per le malattie respiratorie. La cosa più grave è che nonostante l’evidenza a priori fosse a chiara conoscenza delle passate e dell’attuale amministrazione, nessun intervento d’emergenza e soprattutto nessuna politica a lungo termine è stata messa in atto fino ad oggi per tutelare la salute pubblica. Si è cercato invece sempre di far apparire la situazione ternana come fra le migliori per qualità ambientale portando a modello studi chiaramente parziali e incompleti. I risultati per il nostro sito sono chiari: ci si ammala di più”.
Per M5S ternano “è impossibile non notare che il periodo in esame (2003-2010) coincide con la massima espansione del polo di incenerimento e con il periodo in cui si svolsero i fatti descritti nel processo sull’inceneritore ASM. Ricordiamo che nell’agosto 2012 abbiamo presentato all’Azienda Ospedaliera di Terni una richiesta di accesso agli atti relativa ai dati di ingresso al pronto soccorso riguardo le patologie respiratorie, senza ottenere alcuna risposta. Sempre nel 2012 abbiamo presentato un esposto alla procura sui continui sforamenti di pm10 e la totale passività dell’amministrazione a riguardo”.
Proseguono i pentastellati: “Nelle conclusioni lo studio afferma che non sono state reperite pubblicazioni scientifiche di interesse specifico sull’area in studio, questo ovviamente conferma ciò che negli ultimi anni abbiamo affermato a riguardo del negazionismo ambientale. Viene inoltre osservata la presenza contemporanea di eccessi di tumore al polmone e delle malattie respiratorie in entrambi i generi, e di mesotelioma pleurico negli uomini e viene rivolta l’espressa richiesta dell’avvio di ‘un approfondito e sistematico piano di monitoraggio ambientale e di sorveglianza epidemiologica finalizzato all’individuazione e abbattimento delle sorgenti di inquinamento atmosferico’”.
“Tutto ciò – conclude il Movimento 5 Stelle – conferma la linea espressa nella nostra proposta programmatica: istituire un osservatorio d’inchiesta che si sviluppi su tre fronti: quello epidemiologico, quello chimico ambientale e un’analisi degli iter autorizzativi. L’osservatorio dovrà essere presieduto dal sindaco e dall’assessorato all’ambiente ma sviluppato in un percorso partecipato fra esperti e cittadini”.