Terni, tolse crocifisso da aule della scuola: docente sospeso per un mese
Per i Cobas “nel nostro Paese, nel 2015, è ancora vietato rivendicare la separazione tra Stato e chiesa e chiedere spazi educativi inclusivi senza simboli religiosi. Continua la crociata integralista, discriminatoria e diseducativa, di quelli che pretendono di imporre la connotazione religiosa delle aule scolastiche della scuola pubblica, nonostante non esista alcuna legge o regolamento che impongano la presenza del crocefisso nelle aule delle scuole superiori”. Sempre a detta del sindacato “nel provvedimento si riconoscono varie irregolarità commesse dal dirigente scolastico” nel far collocare a oltre tre metri i simboli religiosi, “ma la motivazione per un provvedimento disciplinare così grave è superficiale e generica”.
Togliere un crocefisso costituisce per l’Usr – riferisce il sindacato – “una violazione dei doveri connessi alla posizione lavorativa cui deve essere improntata l’azione e la condotta di un docente”, ma secondo i Cobas “l’imposizione del crocefisso ha un carattere discriminatorio ed escludente”.
Coppoli era stato protagonista di un’analoga iniziativa già nel 2009 ed anche in quella occasione era stato sospeso per un mese. Più recentemente, nell’aprile 2014, era finito al centro dell’attenzione mediatica per aver impedito che nell’aula dove stava insegnando, fosse eseguito un controllo antidroga della polizia.