Terni, tutti contro chiusura uffici postali, Di Girolamo: ”No a tagli indiscriminati”
DI GIROLAMO Il sindaco e presidente della Provincia di Terni, Di Girolamo, scrive: “Apprendo di alcune misure che l’Ente Poste si appresterebbe ad attuare con il nuovo piano di riorganizzazione misure che inciderebbero pesantemente su alcuni presidi strategici per lo sviluppo economico della nostra città. Se confermati da atti formali, gli uffici risulterebbero essere quello di Collestatte, per il quale sarebbe prevista la chiusura e Piediluco, per cui è prevista una razionalizzazione riguardo i giorni di apertura al pubblico.
In attesa di una comunicazione ufficiale, da parte dell’Ente Poste, così come previsto dalla normativa vigente, ritengo doveroso precisare che, pur comprendendo la necessità di ottimizzare costi e qualità della gestione del servizio, ritengo altresì indispensabile un approfondimento riguardo i parametri utilizzati per l’individuazione dei citati sportelli, ciò anche alla luce dell’alto valore sociale che gli stessi rivestono per le comunità interessate. Già nel 2012 ci battemmo per scongiurare una chiusura che ritenemmo inopportuna, i risultati aziendali che il lavoro degli addetti agli sportelli e le comunità interessate avevano garantito permisero di rivedere una misura che già allora minava l’azione di presidio territoriale e di coesione sociale che gli sportelli avevano prodotto nel tempo.
Già dalle prossime ore mi attiverò anche in sede Anci per riaprire con l’Ente Poste un confronto nel tentativo di costruire un progetto condiviso che punti a migliorare il servizio senza andare a penalizzare le realtà a forte vocazione turistica, nei riguardi delle quali questa amministrazione comunale sta investendo ingenti risorse su progetti di rilancio e sviluppo territoriale”.
ANCESCAO TERNI L’Ancescao Terni, in una nota del presidente Giuseppe Salvati e del segretario, Lorenzo Gianfelice, contesta il piano.
Nel comunicato scrivono: “La decisione unilaterale di Poste Italiane di chiudere gli uffici postali di Collestatte, Porchiano, Schifanoia, Capitone, Sugano e Melezzole e di ‘razionalizzare’ quelli di Allerona, Ficulle, Piediluco e Civitella del Lago riducendone i giorni di apertura, provocherà inevitabilmente forti disagi per i cittadini e in particolare per i tanti anziani che vedono nell’ufficio postale un punto essenziale di servizio pubblico per il ritiro delle pensioni, il pagamento delle bollette e delle raccomandate.
Una scelta sbagliata che non tiene nemmeno conto del parere espresso da Agcom, l’Autorità per il Garante delle Comunicazioni, contraria alla chiusura degli uffici postali nelle aree svantaggiate, che ha opportunamente sollecitato Poste Italiane ad una concertazione con le Amministrazioni locali prima di procedere alla chiusura.
Per questo l’Ancescao di Terni Narni Amelia ritiene che ogni sforzo vada fatto per contrastare o almeno ridimensionare la scelta dell’Azienda e chiede alla Regione Umbria e ai Sindaci dei territori interessati, di convocare un confronto di merito con Poste Italiane per esaminare il problema e definire soluzioni condivise che riducano al minimo i disagi per i cittadini, garantendo continuità ad un servizio pubblico essenziale per ogni territorio”.
GRUPPO PD TERNI Il gruppo consiliare del Partito Democratico “si pone in totale sostegno alle dichiarazioni del Sindaco Leopoldo Di Girolamo in merito alle misure di razionalizzazione definite dall’Ente Poste. Riteniamo infatti necessario da un lato ottimizzare i costi e i servizi, dall’altro che qualsiasi decisione in merito al futuro degli sportelli sia in linea con le esigenze dei cittadini e dei lavoratori”.
“Dopo i 500 uffici già chiusi in Italia nel 2012 – scrive il gruppo Pd – il progetto di smantellamento che intende portare avanti l’Ente Poste anche nel nostro territorio ci preoccupa particolarmente perché non sembra prevedere una razionalità nella stessa riorganizzazione, interessando territori come Collestatte e Piediluco dove attualmente non risultano servizi postali alternativi e dove le necessità turistiche meritano ulteriore attenzione. Riteniamo inoltre fondamentale che qualsivoglia provvedimento in merito ai servizi postali, tenga conto dei fabbisogni di prossimità e semplificazione per i residenti ed in particolare per le fasce deboli.Per questo motivo, auspichiamo che l’azienda si renda quanto prima disponibile al confronto promosso dal Sindaco in sede Anci, al fine di individuare percorsi alternativi e condivisi”.
PD PIEDILUCO Il circolo Pd di Piediluco “intende esprimere la sua preoccupazione, per la possibilità che dal prossimo mese di aprile l’ufficio postale del paese possa rimanere aperto solo due o tre giorni a settimana, in quanto già in passato simili provvedimenti sono stati la prima tappa di un percorso che ha portato in tempi brevi, verso la definitiva chiusura di altri uffici. Pertanto verranno messe in atto tutte le iniziative necessarie in collaborazione con il Sindaco e la giunta comunale per altro già attivati per scongiurare un altro possibile disservizio a carico dei residenti e dei turisti”.