Terni, Uil: “2 ragazzi su 3 del C.F.P. trovano subito lavoro, perché dunque lo si vorrebbe eliminare?”
Al Congresso della UIL PA di ieri mattina, il UIL di Terni Gino Venturi, ha ribadito la necessità di dover contrastare con forza un lento ma costante processo di spogliazione della città a cui vengono sottratti i centri decisionali di istituzioni pubbliche e anche quelli associativi, riferendosi principalmente alla chiusura dei Centri di formazione professionale.
“Va respinta con decisone, in questo contesto, anche l’ipotesi che abbiamo visto riportare sulla stampa, attribuita a non precisati ambienti sindacali umbri, di soppressione del Centro di Formazione Professionale di Terni (Terni, Narni e Orvieto) gestito dalla Regione dell’Umbria. Questo Centro rappresenta una vera e propria eccellenza ternana e non esistono uguali nel perugino”. ha dichiarato Venturi.
“Il dato più eloquente, verificato a gennaio 2018, è che risulta occupato il 60% dei ragazzi che hanno frequentato il CFP, di questi, il 55% proprio nel settore scelto e il 30% nelle aziende in cui hanno svolto gli stages. Le percentuali dimostrano, altresì, che i settori che offrono maggiori possibilità occupazionali sono “ristorazione”, “operatore alle macchine utensili” e “acconciatori”.”
“Dunque – prosegue il segretario – il CFP consente di imparare un mestiere, e molto spesso di trovare lavoro, a molti giovani che altrimenti potrebbero ingrossare la schiera dei ragazzi che non studiano e non lavorano. E’ sicuramente merito anche del CFP se a Terni la dispersione scolastica registra una delle percentuali più basse d’Italia.”
“Il punto di forza del CFP è l’alta percentuale di ore dedicata all’attività di laboratorio (circa il 40%) in strutture estremamente attrezzate e al passo con il mondo del lavoro: in questo modo le abilità e le capacità di studenti più “deboli” nella classica lezione frontale, vengono messe in risalto. Inoltre, in modo diretto o indiretto, gravitano intorno al CFP una ottantina di docenti che, raggiunte posizioni di eccellenza nella propria professione effettivamente esercitata, la trasmettono direttamente ai ragazzi.”
“Va inoltre sottolineato anche il valore sociale talvolta svolto nel garantire una prospettiva professionale di qualità a soggetti che in qualche caso potrebbero invece essere destinati a posizioni di marginalità.”
“I corsi attivi sono di Ristorazione, Meccatronici riparatori di veicoli a motore , Acconciatori, Estetiste, Operatore delle macchine utensili tradizionali e a controllo numerico, Saldocarpentieri, Elettricisti impianti civili ed industriali con competenze nel fotovoltaico e Termoidraulici con competenze nel solare termico. E, nonostante gli ostacoli posti dalla normativa regionale, c’è un boom di presenze tanto da rendere il CFP uno degli istituti più frequentati nel contesto cittadino. Solo quest’anno si sono avuti circa 140 i nuovi iscritti.”
“Non si capisce allora – conclude Venturi – il gusto di voler distruggere quello che funziona bene: lo si è fatto con le Province ora non si commetta lo stesso errore con il CFP. Magari con la motivazione che non stando a Perugia non è possibile tenerlo in piedi a Terni.”