Terni, vota appena il 28% per il referendum. Niente quorum, consultazione nulla
Niente da fare. A livello nazionale il quorum per rendere valido il referendum sulle trivellazioni entro le 12 miglia marine non è stato raggiunto; 32, 24% il dato nazionale sull’affluenza. La provincia e il comune di Terni hanno fatto ancora peggio. Appena il 28, 17% degli aventi diritto al voto si è recato alle urne. I votanti in provincia erano 177.703 divisi in 295 seggi: hanno votato in 50177. Relativamente al solo comune di Terni, è andato a votare il 28,3% degli aventi diritto: 24 mila e 100 elettori si sono recati alle urne su un totale di 85.061 aventi diritto.
Gli umbri chiamati a votare complessivamente erano 676.319 e la percentuale di chi ha votato si attesta al 28,43% (in provincia di Perugia 28,52%). A puro titolo statistico, i “SI” sono stati in provincia di Terni circa l’83%, contro il 17% dei “NO”, dato che coincide con quello del solo comune di Terni e anche col dato regionale.
COSA SUCCEDE ORA – Non essendo andato a votare il 50% più uno degli elettori a livello nazionale, resta in vigore l’attuale legge che si chiedeva di abrogare, ovvero quella varata nel dicembre scorso che consente alle piattaforme petrolifere di continuare a trivellare entro le 12 miglia marine in acque italiane per l’estrazione di petrolio e gas, sino all’esaurimento dei giacimenti, invece che sino alla scadenza delle concessioni.