TerniEnergia annuncia 66 licenziamenti, sindacati: “Un fulmine a ciel sereno”

Quest’anno per i lavoratori di TerniEnergia il ritorno dalla ferie sarà particolarmente amaro. L’azienda, parte del gruppo Italeaf, ha varato la propria riorganizzazione aziendale, e per il centro di Nera Montoro, questo significa licenziamento collettivo.

Il provvedimento riguarda 66 dei 91 dipendenti dell’impianto, e secondo il comunicato rilasciato dall’azienda stessa fa parte degli interventi volti ad alleggerire i costi relativi alla sede di Nera Montoro (TR). Quelli fissi sarebbero troppo elevati ed inoltre ci sarebbero problematiche strutturali, sia logistiche che commerciali, ineliminabili.

Gli interventi riguardano una più ampia riorganizzazione aziendale che sposterebbe gli obbiettivi dal settore fotovoltaico a, come si legge sempre nella nota, “opportunità di business a maggior valore aggiunto nel campo delle smart services e solution applicate al settore efficienza energetica, sia nel campo dell’energia elettrica sia nelle applicazioni della mobilità e nelle attività di asset management e nel campo degli intelligent system per l’utilizzo delle risorse naturali”.

La società ha informato le sigle sindacali nella speranza di intavolare un confronto costruttivo nelle prossime settimane, verosimilmente alla fine del periodo delle ferie estive. Intanto,  Filctem Cgil, Flaei Cisl e le Rsa aziendali hanno definitivo questa decisione come un “fulmine a ciel sereno”, sopratutto dopo l’incontro di un mese fa con il presidente aziendale:

“Con grande rammarico e stupore siamo venuti a conoscenza della notizia. Sappiamo bene che sia il fotovoltaico, sia tutto ciò che ruota intorno all’efficientamento energetico, in un quadro macro-economico nazionale negativo, riscontra difficoltà sia in termini di produzione che di investimenti. Rimaniamo comunque basiti di fronte alla decisione del cda. Circa un mese fa abbiamo avuto un incontro presidente, amministratore delegato e capo del personale aziendale, durante il quale siamo stati nuovamente informati delle difficoltà sopra descritte, tra l’altro difficoltà sussistenti da tempo, ma nel contempo abbiamo ricevuto rassicurazioni in termini occupazionali con l’espressa volontà da parte aziendale, in primis di proseguire con l’attuale core business rivedendone alcuni aspetti e modalità di gestione e in caso di ulteriori scenari negativi, di riqualificazione/formazione del personale da collocare in altri settori facenti parte di gruppi affini che invece hanno un trend positivo. Nello stesso incontro abbiamo anche raccolto l’impegno dell’azienda per l’erogazione di una sorta di una tantum in welfare e l’impostazione di un premio triennale per tutti i lavoratori. Ora è più semplice capire come la notizia dell’apertura della procedura di licenziamento collettivo per noi sia stata come un fulmine a ciel sereno. Crediamo necessario analizzare approfonditamente la situazione, avendo un quadro completo sul personale, valutare tutte le possibili soluzioni, crediamo fermamente ci siano, per non disperdere professionalità di un settore come quello elettrico che rappresentano un valore aggiunto importante sul nostro territorio. Appena avremo conto di molti tasselli che per noi ancora mancano, come sempre siamo abituati a fare, decideremo insieme ai lavoratori le iniziative da intraprendere”.

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