Tommy Moroni rimette il pennone (per finta): ”Sugli eventi basta polemiche, voglio essere costruttivo”
Una clip composta interamente da fotomontaggi, realizzati in collaborazione con il fotografo Alessandro Mari e la videomaker Elisa Forti, in cui il protagonista principale è Tommy Moroni. La parte iniziale del video, con l’intento di far conoscere la propria attività, inizia con il protagonista che in sella ad una bicicletta si reca presso il proprio ufficio, entra, cambio d’abito, ripone dentro una valigetta una radio anni 50 comprensiva di antennina, e poi a piedi verso piazza Tacito. Arrivato in piazza, tira fuori l’antennina dalla valigetta e con un gioco di prospettiva la mette al di sopra della fontana, facendola ritornare a com’era una settimana prima che il pennone fosse rimosso perchè pericolante. Il video termina con Moroni che scrive su di un foglio una frase citata dal Robert Kennedy: “C’è chi guarda alle cose come sono e si chiede: perche? Io penso a come potrebbero essere e mi chiedo: perchè no?”.
E’ proprio in quest’ultima parte di clip che Tommy Moroni vuole lanciare il suo messaggio alla cittadinanza ternana: “Tramite questo video voglio anche comunicare che nei momenti di difficoltà, cose simpatiche e divertenti come questa aiutano il più delle volte a superare gli ostacoli. Ho preso spunto dalla vicenda del pennone di piazza Tacito perchè nonostante la grave perdita che ha subito la città, tramite un’idea simpatica come questa, la si può superare serenamente in maniera divertente”. In merito alla rimozione del pennone, causata dal degrado in seguito alla rottura della cima dal peso delle luminarie natalizie, Tommy Moroni non vuole addentrarsi in polemiche con le varie questioni che si sono succedute dopo la rottura. Infine, per quanto riguarda la notte bianca, Moroni non intende fare ricorso dopo che gli è stata negata dal Comune la possibilità di accedere agli atti della gara: “Non voglio bloccare la notte bianca ai commercianti. E poi io voglio essere costruttivo, non distruttivo”.
IL VIDEO DI TOMMY MORONI: