Vertici del Consiglio comunale di Terni fanno visita a operaio aggredito fuori da pub Andrea Linassi
“Ho voluto testimoniare la vicinanza della città ad Andrea e alla sua famiglia”, dichiara Giorgio Finocchio che aggiunge: “La sua tragica vicenda mi ha colpito per la sproporzionata violenza che il giovane operaio ternano ha subito e per le conseguenze fisiche e morali che dovrà sopportare in futuro. Una situazione per certi aspetti assurda, una semplice lite che nel giro di pochi istanti si trasforma in tragedia umana, non può essere considerata come un episodio singolo e non può essere dimenticata facilmente dalla nostra comunità. Una città matura e accogliente deve anche avere la forza di riflettere, di interrogarsi e di sviluppare anticorpi adeguati per combattere episodi di violenza così efferata e crudele, sempre più frequenti, che non possono essere derubricati nel giro di qualche ora o di qualche giorno”.
“Ognuno di noi deve fare la propria parte e deve sentire le proprie responsabilità – conclude Finocchio – soprattutto a livello istituzionale: in questo quadro, senza entrare nel merito delle motivazioni di carattere giuridico, la decisione che ha comportato la rimessa in libertà immediata per l’aggressore di Andrea lascia alquanto perplessi, non trovando giustificazione alcuna in una società che voglia preservare e custodire, gli elementi del rispetto verso se stessi e verso gli altri e più in generale, della civile convivenza”.