Sulla difficile situazione finanziaria del Comune di Terni, interviene il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Marco Cecconi, che avanza forti critiche nei confronti del sindaco e della sua Giunta. Cecconi paventa inoltre che i responsabili del disastro amministrativo resteranno impuniti.
Il comunicato di Marco Cecconi:
“Nella migliore delle ipotesi – come alcuni commentatori hanno già giustamente osservato – i debiti dell’Amministrazione-Di Girolamo dovranno essere ripagati da tutti i ternani e per le generazioni a venire. Nella migliore delle ipotesi, l’unica strada che la giunta si appresterebbe a praticare per sottrarsi in qualche modo alla morsa impellente dei debiti già maturati e del disavanzo che si va a quagliare a breve con il consuntivo-2016 (si parla, in totale, di oltre 15 milioni di euro, ma sicuramente non è tutto) sarà quella, in termini tecnici, del ‘predissesto finanziario’: sempre che il rimedio, norme alla mano, non si riveli peggiore del male e il tentativo non fallisca traducendosi in uno strangolamento lento. Nella migliore delle ipotesi (ma migliore per chi…?), ‘grazie al predissesto’ la giunta in carica eviterebbe al Comune l’alternativa obbligata del default e, più che altro, eviterebbe a se stessa di decadere, per fare posto fatalmente al commissario prefettizio: ma chi l’ha detto che l’obiettivo vero sia quello di lasciare impuniti e in carica gli artefici di un simile disastro?
Loro, gli artefici di un simile disastro, hanno negato l’evidenza fino all’ultimo, in questa consiliatura, ad iniziare dall’assessore al ramo. Bilancio di previsione dopo bilancio di previsione, assestamento dopo assestamento, consuntivo dopo consuntivo, da un documento di programmazione all’altro. Nonostante tutte le censure mosse dai Revisori dei Conti. Nonostante tutte le istanze di cambiamento di rotta avanzate dalle opposizioni, rimaste inascoltate se non derise.
E così sono arrivati i decreti ingiuntivi, i pignoramenti e le ipoteche. L’immondizia dei conti sommersi tra il Comune e le sue partecipate ha fatalmente debordato, facendo emergere debiti pluriennali a carico dell’Ente. Fornitori mai pagati; immobili messi in vendita sulla carta a cifre che persino sulla carta facevano ridere; crediti inesigibili da secoli, che si è volutamente tardato a cancellare solo per fingere il pareggio. Tutti trucchetti, si sa, destinati ad avere vita breve, mentre invece nella migliore delle ipotesi ci vorranno vent’anni – ‘grazie al predissesto’ – per ripianare i debiti.
Nella migliore delle ipotesi, questo – quello del predissesto come alternativa al default – sarà l’unico vero bilancio di fine mandato di quest’ultima Amministrazione-Di Girolamo: un’ipoteca pesantissima sul futuro in termini economici, a cui vogliamo credere che i ternani sapranno rispondere con un riscatto politico”.