Il colesterolo è una sostanza lipidica presente nel sangue che, oltre ad essere riserva energetica indispensabile per l’organismo, ha funzioni essenziali nella produzione degli acidi biliari, degli ormoni maschili e femminili ed è parte integrante della struttura della vitamina D e dei tessuti nervosi.
Nel circolo sanguigno tutti i grassi, colesterolo compreso, vengono racchiusi in due tipologie di lipoproteine, particelle deputate al trasporto dei lipidi nei vari tessuti: le lipoproteine ad alta densità (HDL) meglio conosciute come “colesterolo buono” e le lipoproteine a bassa densità (LDL) chiamate anche “colesterolo cattivo” che, se in eccesso, possono accumularsi nelle pareti delle arterie formando una placca, detta ateriosclerotica, responsabile di una riduzione del volume e dell’elasticità del vaso sanguigno ostacolo per la circolazione.
Le HDL agiscono da veri e propri spazzini in grado di raccogliere l’eccesso di colesterolo e veicolarlo al fegato. Da qui tale composto verrà inglobato nei sali biliari, riversato nell’intestino ed in parte espulso con le feci.
Prevenire e combattere il colesterolo cattivo: Quali strategie?
Per intervenire sui livelli di colesterolo cattivo a beneficio di quello buono sarà indispensabile agire su più fronti: alimentare, motorio e farmaceutico (in caso di ipercolesterolemie gravi o ereditarie), ma soprattutto bisognerà adoperarsi per correggere le proprie abitudini e il proprio stile di vita, spesso causa principale dell’ipercolesterolemia. Una dieta alimentare equilibrata, ricca di fitosteroli (sostanze naturalmente presenti in molti alimenti tra cui le noci, le mandorle, i cereali, la frutta, la verdura, l’ olio d’oliva e soprattutto lo yogurt, e capaci di abbassare il colesterolo del 15-20%) associata ad un’attività sportiva regolare – meglio se aerobica – favorirà il livello di colesterolo buono migliorando anche l’efficienza cardiovascolare.
Allenamento aerobico e colesterolo
Sport come running, ciclismo, nuoto, sci o canottaggio, sfruttano il processo energetico aerobico e, grazie all’energia prodotta dall’ossidazione degli acidi grassi, presenti nei tessuti adiposi del corpo, possono attivare sforzi poco intensi ma costantemente protratti nel tempo. Si può quindi concludere che le HDL accrescono o diminuiscono proporzionalmente alla quantità e alla costanza sportiva. Maggiore sarà la pratica sportiva, maggiore diventerà il numero di HDL a discapito degli acidi grassi. L’aumento del colesterolo totale, quindi, non corrisponde necessariamente ad un aumento del rischio cardiovascolare, quanto piuttosto ad una sua riduzione, legata anche alla diminuzione della trigliceremia, cioè degli acidi grassi responsabili del colesterolo cattivo.
Praticare sport almeno tre volte alla settimana, per almeno un’ora consecutiva mantenendo una frequenza cardiaca intorno ai 100-120 battiti al minuto è una tra le strategie vincenti contro i rischi del colesterolo cattivo e del sovrappeso. Diversi studi hanno dimostrato che l’esercizio fisico aerobico rispetto alla sola dieta di un sedentario, incide maggiormente sull’assetto lipidico e quindi i valori del colesterolo buono.
Mangiar sano è fondamentale ma per combattere il colesterolo è altrettanto necessario rimettere in moto il fisico. Armarsi di pazienza, definire obiettivi ragionevolmente raggiungibili, pianificare e rispettare allenamenti costanti sono alcune delle tattiche che aiuteranno a ritrovare il piacere di riattivare l’organismo per ritrovare il benessere psicofisico.
Fonte: benessere.com