Un comune e decine di residenti e commercianti subordinati alla decisione di un imprenditore dalla quale dipende il futuro del patto di stabilità di Palazzo Spada e la riqualificazione della fatiscente piazza del Mercato.
Il nodo, come ormai tutti ben sanno, riguarda la conclusione definitiva dell’accordo tra il Comune e il gruppo Superconti per l’alienazione dell’area del vecchio mercato coperto dove al suo posto dovrebbe sorgere un centro commerciale moderno che riqualificherebbe l’area dandole un nuovo aspetto. Un contratto da circa 8 milioni di euro, di cui 1,5 milioni già versati dalla società nelle casse comunali, dei quali Palazzo Spada non può proprio fare a meno per far quadrare il proprio bilancio e per rispettare il tanto temuto patto di stabilità. Se tale non dovesse essere rispettato, sindaco e giunta andrebbero incontro a pesanti sanzioni tra cui:
- blocco delle assunzioni
- blocco degli investimenti
- taglio ai trasferimenti dello stato pari alla cifra non rispettata
- taglio del 30% dell’indenittà della giunta e dei consiglieri
Ecco spiegato il motivo di una lettera inviata recentemente da Palazzo Spada che invitava il gruppo storico proprietario di numerosi supermercati a concludere definitivamente l’accordo visto che tutte le problematiche che avevano bloccato la trattativa, sono state risolte. Almeno per il Comune, che riferiva anche di mancate risposte da parte della società dal dicembre scorso, quando i vertici assicuravano la conclusione positiva dell’operazione.
Ora, dalle pagine del Messaggero, arriva la pronta risposta del patron Superconti, Romeo Conti: “Prima sistemino tutte le questioni aperte. Solo allora noi firmeremo il contratto”. Parole che fanno intuire che l’imprenditore non voglia correre in futuro alcun rischio derivante dall’acquisizione, come giusto che sia. “Noi vogliamo andare avanti – prosegue Conti – ma solo quando tutti gli elementi saranno chiariti e tutti i problemi saranno risolti”.
In merito alla richiesta di notizie tramite lettera recapitata da Palazzo Spada riferisce: “Una nostra risposta, al Comune, l’abbiamo già data. Con mio figlio (Federico Conti, il quale prevalentemente segue la trattativa), dovremo valutare il da farsi. L’intenzione di procedere? Certo che c’è. Ora, però, abbiamo altre cose a cui pensare. A giugno apriremo due nuovi punti vendita, uno a Vitorchiano in provincia di Viterbo ed uno nelle Marche vicino Macerata. Poi penseremo a piazza del Mercato. Una cosa è certa: è stato perso troppo tempo”. Dopo quanto accaduto nel corso degli anni, attribuire colpe all’imprenditore è difficile.