Senza non pochi problemi si è riusciti ad evitare il rischio maggiore. Con l’approvazione del bilancio preventivo 2012, il pluriennale e le delibere collegate, i conti del Comune rientrano nei parametri del patto di stabilità. Un bilancio approvato all’unanimità dalla Giunta comunale riunita in seduta presso Palazzo Spada questa mattina, in cui sono indicate tutte le aliquote della tasse che pagheranno i ternani.
Patto di stabilità rispettato. “Con la definizione del preventivo – spiega il vice sindaco Paci – si conferma il rispetto del patto di stabilità con i diversi parametri in equilibrio: un equilibrio che dovrà essere mantenuto nel corso dell’anno monitorando attentamente oltre gli impegni di spesa e gli accertamenti di entrata, gli incassi sul titolo 4° e i pagamenti alle imprese per gli investimenti. Ed è proprio questo ultimo parametro a presentare le maggiori criticità con circa 24 milioni erogati alle imprese dall’inizio dell’anno ad oggi e quindi con la necessità di non effettuare ulteriori pagamenti con le inevitabili ripercussioni sulle imprese”.
Le cifre del bilancio. Il vice sindaco prosegue nel comunicato spiegando nel dettaglio i parametri utilizzati per l’ottenimento dell’approvazione, confermando definitivamente sia quelli sul versante delle entrate, sia su quello della spesa: “Il bilancio ammonta a complessivi 115.390.811,87 euro. La manovra è stata definita in tutti i suoi aspetti nei giorni scorsi a seguito degli indispensabili dati forniti dal Ministero dell’Economia relativamente al gettito presunto dell’Imu e ai trasferimenti statali che hanno subito una decurtazione rispetto al 2011 di 12 milioni di euro”.
Le aliquote Imu e Irpef. “Sul versante delle entrate è confermata la modulazione delle aliquote Imu (0,55% per l’abitazione principale e 0,96% per gli altri immobili) con agevolazioni per i canoni concordati e le abitazioni di proprietà di anziani ricoverati presso le residenze protette, equiparate all’abitazione principale. Prevista per l’addizionale Irpef l’aliquota dello 0,8% con l’innalzamento della fascia di esenzione a 12 mila euro, che consentirà l’esenzione dal pagamento per circa 13 mila contribuenti ternani”.
La tassa sui rifiuti. Nel bilancio – aggiunge Paci – è confermata l’invarianza dei tributi e delle tariffe comunali ferme da molti anni; per gli asili nido e la refezione scolastica si è proceduto alla rimodulazione delle fasce di reddito alte e ad una conferma o una diminuzione per le fasce medio basse. Per quanto riguarda la Tia, l’ASM ha chiesto un incremento del tributo nell’ordine dell’11% in ragione dei cresciuti costi di gestione, a fronte dell’invito dell’amministrazione comunale all’adozione di misure di risparmio e razionalizzazione l’ASM ha ridotto la richiesta ad un adeguamento pari all’8%. Il bilancio 2012 pur in presenza di forti riduzioni delle risorse si caratterizza per un minore utilizzo di entrate straordinarie (alienazioni), e quindi con una maggiore garanzia di equilibrio strutturale”.
Le spese in bilancio. “Sul versante della spesa – prosegue il vice sindaco – si confermano le risorse in settori fondamentali, dalla scuola, al trasporto al sociale rispetto al quale l’amministrazione interviene con risorse proprie per compensare, seppur parzialmente, il taglio al fondo sociale nazionale (-800 mila euro per il comune di Terni). Proseguendo su di una linea di ridimensionamento e razionalizzazione della spesa si sono realizzati risparmi in vari settori e in particolare sul costo del personale con una diminuzione significativa di un milione e duecento mila euro, sui canoni di affitto, sui costi della politica, sulle circoscrizioni”.
Gli investimenti. Per quanto riguarda gli investimenti, il vice sindaco ammette che i fondi sono esigui, e quei pochi che ci sono saranno utilizzati per dare la priorita alla costruzione della nuove piscine di viale dello Stadio e il teatro Verdi.
Le conclusione del vice sindaco: Paci conclude spiegando come è stato difficile redigere il bilancio preventivo 2012 e di come il Comune è stato obbligato, a causa di ulteriori tagli forzati, ad intervenire sulle aliquote: “Si tratta dunque di un bilancio complicato in un quadro sempre più difficoltoso per i comuni. Abbiamo dovuto gestire un ulteriore duro taglio delle risorse disponibili. Per garantire i servizi ai cittadini si è dovuto intervenire sulle aliquote, ma lo abbiamo fatto con equilibrio e equità. Con questo bilancio confermiamo un impegno forte per la tenuta di un qualificato sistema di prestazioni e nel contempo tuteliamo i redditi più bassi e le fasce di popolazione più esposte alla crisi. In un contesto di difficoltà crescenti proseguiamo su di una linea di razionalizzazione della spesa e di mantenimento dell’equilibrio dei conti che passa anche per il rispetto dei vincoli del patto di stabilità. Un patto sempre più insostenibile che mette a dura prova la capacità di resistenza dei comuni rendendo necessario, come richiesto dall’Anci una revisione del patto per consentire tra l’altro una ripresa degli investimenti”.
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