Al via l’83° Salone dell’automobile di Ginevra: tante le novità tra utilitarie, piccoli suv e auto da sogno

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manifesto-83°-salone-di-ginevraÈ iniziato adesso ma l’83° Salone di Ginevra (dal 7 al 17 marzo) sembra aperto già da parecchie settimane: voci, annunci, immagini. Come se l’auto avesse fretta di uscire dall’incubo della crisi europea, confermata anche dal -8,7 per cento delle vendite all’inizio del 2013. E su quali basi è già chiaro, stando alle anticipazioni. Di fronte all’ennesima stagione in salita, affidarsi alle idee innovative è condizione necessaria, ma non sufficiente. Oggi più che mai bisogna tenere d’occhio i prezzi.

PICCOLI SUV – Illuminante l’esempio dei crossover compatti. A comandare da tempo è la Nissan, non un’industria abituata a stare al vertice, che con la Juke ha inventato la ricetta vincente: citycar travestite da Suv, dimensioni compatte, design moderno, prezzi accessibili. Ed è stato subito successo. Non a caso alcune delle principali novità di Ginevra si collocano proprio in questo segmento: Ford EcoSport, i concept di Kia , SsangYong e Subaru (sia pure con dimensioni di poco superiori), la 2008 di Peugeot , la Captur di Renault . In parte, per il design esterno, la Fiat 500L Trekking. La tendenza dei fuoristrada «tascabili» coinvolge anche piccole auto come la Volkswagen up! e la Opel Adam, presentate rispettivamente nelle versioni Cross e Rocks. Da una parte le compatte, dall’altra le versioni XL: come dire Europa contro Stati Uniti. Al Salone la rappresentanza dei 4×4 che non scendono a compromessi è affidata alla nuova serie di un classico come la Jeep Grand Cherokee.

FRA LUSSO E LOW COST – Chi mette il prezzo al primo posto è la Dacia , con l’inedita Sandero Wagon. E siccome il marchio dichiaratamente low cost del gruppo Renault continua a incrementare le sue quote di mercato si dà ormai per scontata la nascita di nuovi brand ugualmente accessibili, destinati inizialmente ai «Paesi emergenti», anche in casa Fiat e Volkswagen. La Skoda non è certo un marchio low cost , ma attenta ai prezzi sì, e al Salone mostra la sua Octavia wagon: familiare costruita sulla piattaforma dell’Audi A3, da cui prende anche i motori, ma con un listino più abbordabile. In questa chiave anche le novità tra le citycar (la Citroën C3 aggiornata), le sportive a tre porte ( Kia cee’d GT e Seat Leon SC), le cabrio (dall’ Opel Cascada e all’intramontabile Mazda MX-5, in versione Spring), le wagon ( Volkswagen Golf Variant). Anche i modelli dalla spiccata vocazione turistica non possono più permettersi di eludere il fattore prezzo: vedi la nuova Chevrolet Captiva, la Citroën Tecnospace (che anticipa la futura C4), la Hyundai Grand Santa Fe, la Honda CR-V (presentata con il nuovo 1.6 Diesel), la Renault Scenic Xmod, la Suzuki S-Cross…

LE ECOLOGICHE – Quanto alle «verdi», il messaggio che parte da Ginevra è chiaro: motore elettrico sì, auto elettriche no. Insomma, avanti con le ibride. Tradizionali, come la Toyota Auris Touring Sports, la Lexus IS 300h e il concept Peugeot 208 Fe, o «plug-in» (con la spina), quelle dalle batterie ricaricabili in viaggio e a una presa di corrente. Per queste ultime l’elenco è lungo: Audi A3 e-tron, Mitsubishi Grand Runner, Qoros 3 Cross e Volvo V60. Alle quali si aggiungono l’innovativo ibrido-aria di Peugeot-Citroën e la Volkswagen XL1, che abbinando un motore Diesel a uno elettrico fa (secondo la casa) 100 km con 1 litro di gasolio. La difesa delle elettriche pure tocca a Nis san , con la nuova Leaf (oltre 50 mila unità vendute), alla Renault, con la Kangoo a batterie, e alla Tesla , con l’anteprima della Model X.

Immancabile la sfida tra le tedesche Audi, Bmw e Mercedes , che moltiplicano i modelli verso il basso con, rispettivamente, la A3 berlina, la Serie 3 GT e la Cla. Ovviamente confermando l’obiettivo della leadership al vertice del mercato. Primato tedesco indiscusso, anche se a insidiarlo, almeno al Salone, saranno i giapponesi di Lexus (F Sport) e Infiniti (Q50), gli inglesi di Jaguar (F-Type) e Land Rover (Evoque con cambio a 9 marce), gli svedesi di Volvo (sei modelli aggiornati) e gli italiani di Maserati (c’è l’esordio europeo della Quattroporte). Mentre nella nicchia delle supersportive ci sono la Porsche Cayman e Chevrolet Corvette Stingray cabrio.

LE AUTO DA SOGNO – Ma non sarebbe Ginevra senza le auto da sogno. Tipo l’ Alfa Romeo 4C: 2.500 unità previste ogni anno, prodotte in maniera quasi artigianale partendo da una scocca di fibra di carbonio. O, ancora più su, la Ferrari F150: la nuova Enzo, con la produzione limitata a 499 esemplari, un motore che supera i 900 cavalli di potenza e un prezzo che supera il milione di euro. La McLaren P1 (notare: è la prima volta al Salone svizzero per il costruttore inglese), bolide da 916 cv, un milione di euro, «tiratura» limitata a 375 unità. La Lamborghini che festeggia il 50° del costruttore di Sant’Agata Bolognese (secondo voci non ufficiali dovrebbe chiamarsi Veneno): tre esemplari – circa 2 milioni di euro ciascuno – derivati dall’Aventador. L’unicità vera della Aston Martin Rapide shooting brake (sorta di ibrido tra una wagon e una coupé) disegnata da Bertone per soddisfare un collezionista inglese. Fino alla Pininfarina Sergio, concept di una sportiva.

ALCUNE DELLE AUTO ESPOSTE ALLA RASSEGNA INTERNAZIONALE:

Fonte: Corriere della Sera

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