La Festa Democratica alla Passeggiata di Terni è iniziata venerdì scorso e, come tutti gli anni, ha visto la presenza di migliaia di ternani. Un successo di pubblico che non ha però spento le polemiche sull’occupazione del parco pubblico. Questa mattina la notizia delle denunce presentate in Procura è stata ripresa da Libero in un articolo in cui il quotidiano di centrodestra denuncia l’esenzione dal pagamento dell’Iva per le feste di partito. Proprio su questo fronte il dirigente di Confimpresa, Francesco Bartoli, fa sapere che una delle dodici ipotesi di reato contenute nella sua denuncia, riguarda proprio una possibile “evasione e/o elusione fiscale” che sarebbe realizzata attraverso un subappalto.
In un comunicato stampa Bartoli rivolge alcune domande al segretario del Pd di Terni, Andrea Delli Guanti: “Risulta essere vera la notizia che il Partito Democratico ha subappaltato a questa società l’organizzazione della Festa Democratica di Terni per tre anni? Ma se la Festa Democratica di Terni è una sagra (anzi due!) è possibile subappaltare una sagra? Ci risulta da fonti assolutamente attendibili che la Eventi srl cura gli acquisti delle merci utilizzate dai ristoranti della Festa Democratica, è vero signor segretario? Ma se nei ristoranti della Festa Democratica non sono presenti casse fiscali né si emettono scontrini in quanto forma di autofinanziamento del Partito Democratico, perché gli acquisti della merce li fa una società privata? Questa società, la Eventi srl, in sede di dichiarazione Iva si detrae gli importi derivanti dalle fatture di acquisto della Festa Democratica? se poi in sede di dichiarazione annuale dell’Iva la società dichiarasse un credito nei confronti dello Stato e ne chiedesse il rimborso sarebbe evasione della normativa Iva non le pare? E quindi sempre che queste ipotesi fossero confermate il Partito Democratico di Terni sarebbe complice di una evasione e/o elusione fiscale non le pare?”.
L’intero dell’esponente di Confimpresa, Francesco Bartoli:
“E’ iniziata la Festa Democratica a Terni nonostante tutto. E’ iniziata nonostante quest’anno si sia verificata una sorta di sollevazione popolare contro questo scempio, travestito da sagra, travestito a sua volta da festa di partito e il tutto fatto passare come festa della ternanità, della tradizione della città di Terni.
A me questa Festa non appartiene e con me è la maggioranza dei cittadini a pensarla così, e non mi appartiene non perché non sia un elettore del Partito Democratico, ma perché è svolta sotto gli occhi di tutti in totale disprezzo di ogni norma che regola le sagre, che ne regola la somministrazione di alimenti all’interno di essa, contro vincoli monumentali e contro la tutela del patrimonio ambientale, e adesso sorge il dubbio se non la certezza che sia svolta eludendo anche le leggi fiscali!
Come può il Partito Democratico eludere leggi Fiscali? Se quanto da me ipotizzato nell’esposto presentato alla Procura in data 26 agosto fosse vero come potrà il Partito Democratico ergersi a paladino della lotta all’evasione? Se quanto da me ipotizzato corrispondesse ad un modus operandi di gestione non solo della Festa Democratica di Terni, ma di tutte le feste democratiche in tutto il territorio nazionale, quanta iva sarebbe stata elusa in questi anni dal Partito Democratico?
Questi i fatti riportati oggi nella cronaca politica nazionale in una pagina intera del quotidiano Libero
L’ABC DELLE FESTE DEMOCRATICHE: (qui documento allegato)
Dal sito del Partito democratico è possibile scaricare questo simpatico vademecum a cura della direzione nazionale del Partito Democratico – Ufficio Feste , che chiarisce a tutti gli organizzatori di feste delle sezioni locali come organizzare al meglio una FESTA DEMOCRATICA D.O.C.G. ! la lettura di questo documento per me è stata illuminante e soprattutto lo sarà per la magistratura e per gli organi della guardia di Finanza.
Nel documento che ho già allegato all’esposto in procura e che qui allego per completezza di informazione , si legge che “Le feste rappresentano una delle fonti primarie di autofinanziamento delle strutture locali del Partito, questa finalità le distingue dalle attività commerciali e pertanto nei punti ristoro non sono presenti casse fiscali né si emettono scontrini fiscali. In questo senso anche l’attività di raccolta sponsor, se fatta direttamente, assume il valore di una sottoscrizione al locale circolo organizzatore. Si ricorda che ogni acquisto assoggettato ad Iva rappresenta un costo supplementare da considerare in fase di bilancio in quanto non detraibile”.
Allora vorremo fare delle domande al prode segretario Delli Guanti avvertendolo di non querelarmi ancora per questo visto che sono solo domande legittime già poste alla Procura della Repubblica:
· Quale è il rapporto che lega la società Eventi Srl al Partito Democratico di Terni?
· Risulta essere vera la notizia che il Partito Democratico ha subappaltato a questa società l’organizzazione della Festa Democratica di Terni per tre anni?
· Ma se la Festa Democratica di Terni è una sagra (anzi due!) è possibile subappaltare una sagra?
· Ci risulta da fonti assolutamente attendibili che la Eventi srl cura gli acquisti delle merci utilizzate dai ristoranti della Festa Democratica, è vero signor segretario?
· Ma se nei ristoranti della Festa Democratica non sono presenti casse fiscali né si emettono scontrini in quanto forma di autofinanziamento del Partito Democratico, perché gli acquisti della merce li fa una società privata?
· Questa società la Eventi srl in sede di dichiarazione Iva, si detrae gli importi derivanti dalle fatture di acquisto della Festa Democratica? se poi in sede di dichiarazione annuale dell’Iva la società dichiarasse un credito nei confronti dello Stato e ne chiedesse il rimborso sarebbe evasione della normativa Iva non le pare?
· E quindi sempre che queste ipotesi fossero confermate il Partito Democratico di Terni sarebbe complice di una evasione e/o elusione fiscale non le pare?
Per questi motivi nell’esposto presentato in data 26 agosto alla Procura della Repubblica abbiamo chiesto un controllo incrociato da svolgere fra la contabilità anche degli anni passati della Eventi srl e quella dei fornitori utilizzati per la Festa Democratica e quella del Partito Democratico di Terni per chiarire questi aspetti.
Ma se Lei ingegner Delli Guanti è sicuro dell’onorabilità del suo Partito, e della stretta osservanza alle leggi dello Stato italiano potrebbe agevolmente rispondere a queste domande, risparmiando alla magistratura e alla guardia di finanza (che paghiamo sempre noi contribuenti) delle lunghe indagini e soprattutto eliminando qualsiasi dubbio a questo punto quanto mai lecito sulla famosa onorabilità del Partito Democratico di Terni. Oggi questi fatti sono apparsi in cronaca nazionale sul quotidiano Libero, nei prossimi giorni Terni e la Festa Democratica saranno di nuovo alla ribalta nazionale mio malgrado per altri fatti che faremo emergere a tempo debito. Per il bene di Terni fermiamo questa notorietà che non da certo lustro alla città, risponda alle domande che civilmente le ho posto da rappresentante sindacale di commercianti che l’IVA la devono pagare tutti i mesi! Grazie.
N.B. In questo quadro allarmante di regolamenti elusi, normative non osservate e possibile evasione fiscale che ha sollevato la protesta di tantissimi soggetti diversi della comunità cittadina, è sempre più assordante il silenzio delle altre associazioni di categoria che dovrebbero combattere questi soprusi difendendo gli interessi dei commercianti e artigiani regolari mentre hanno avallato ufficialmente questo scempio!”