Giovedì 3 ottobre, alle ore 20.30, il palcoscenico del Teatro Sociale di Amelia presenta “La cambiale di matrimonio”, farsa comica in un atto di Gaetano Rossi e prima opera di Gioachino Rossini a essere stata rappresentata in un teatro.
Si tratta del debutto all’età di soli 18 anni del genio pesarese, la sera del 3 novembre 1810, al Teatro San Moisè di Venezia: lo stesso in cui verranno rappresentate – dal maggio 1812 al gennaio 1813 – altre quattro “farse”: L’inganno felice, La scala di seta, L’occasione fa il ladro e Il signor Bruschino. La regia di questo allestimento si propone di ripulire l’azione da ogni elemento dichiaratamente farsesco, lasciando che la comicità della situazione emerga dalla premessa, vagamente pirandelliana, di un contratto matrimoniale concepito secondo le più canoniche formule mercantili.
Due elementi di contrasto – quello generazionale (tra l’ebbrezza commerciale di Tobia Mill e l’amore dei due giovani Edoardo e Fanny) e quello culturale (tra l’austerità dell’ambiente inglese di casa Milll e la rumorosa ma sagace franchezza del canadese Slook – provvedono, senza bisogno di forzature comiche, a vivacizzare l’esile trama dell’opera. L’azione è stata collocata dalla regia nel secondo decennio del XX secolo (l’ultimo della colonizzazione inglese del Canada), con l’intento di sottrarre lo spettatore al richiamo, anche solo visivo, di un genere – quello della farsa operistica – in auge ai primi dell’Ottocento. L’organizzazione dello spettacolo è in collaborazione con l’associazione Incanto. Biglietti: intero 20 euro; ridotto (under 18 – over 70 e categorie protette) 15 euro; posti di Loggione 10 euro.
