L’annuncio della decisione di voler chiudere lo stabilimento di Narni Scalo da parte della Sgl Carbon è giudicata sconcertante da tutte le forze politiche. La deputata Martina Nardi di Sinistra Ecologia e Libertà annuncia una mozione per impegnare il Governo ad intervenire mentre il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Raffaele Nevi invita la Regione ad intervenire.
NARDI Martina Nardi (Sel), ricordando di aver visitato pochi giorni fa lo stabilimento di Narni Scalo (che è l’unico in Italia a produrre gli elettrodi in grafite necessari per la produzione dell’acciaio), afferma: “La chiusura della Sgl Carbon, annunciata dalla proprietà tedesca, è un’ipotesi inaccettabile per il territorio, per i lavoratori, per il sistema industriale del nostro Paese. Chiediamo al Governo, qualunque esso sia, di venire a riferire subito in aula su questa ennesima vertenza e di mettere una volta per tutte il lavoro e la definizione di una credibile politica industriale al primo posto tra le azioni da intraprendere”.
“Davanti al rischio di perdere l’ennesima eccellenza produttiva del nostro Paese, con ricadute occupazionali drammatiche per l’area ternana – prosegue Nardi – è quantomai necessario un contributo importante e fondamentale da parte della politica. L’attuale crisi di Governo non può e non deve distogliere l’attenzione dai veri problemi, né essere l’alibi per un’inerzia fatale per questa realtà”.
“Nei prossimi giorni – dice ancora Nardi – depositeremo un’interrogazione urgente, ma già adesso, insieme a parlamentari di diversi partiti, siamo al lavoro per preparare una mozione per impegnare l’esecutivo, qualunque esso sia, davanti al Parlamento ad intervenire in maniera risoluta e risolutiva”.
NEVI Raffaele Nevi dichiara: “Forza Italia esprime stupore e sconcerto per l’annuncio della chiusura della Sgl Carbon e ci auguriamo che la Regione abbia la forza di spingere il governo a prendere in mano seriamente questo dossier e in generale i casi indecenti come questo che un grande Paese come il nostro, penso, non si possa permettere di far accadere. Siamo vicini ai lavoratori, alle loro famiglie e in generale alla comunità narnese che subisce questa arrogante decisione”.