Prima gli sfottò e gli insulti, poi una rissa: un carabiniere interviene per sedare gli animi ma viene colpito, sviene ed è soccorso da un ambulanza. Sembra la cronaca di una manifestazione di protesta finita male, ed invece è accaduto tutto al centro sportivo narnese “La Valletta” dove sabato pomeriggio si è svolta una partita di calcetto.
Ad affrontarsi per il campionato di serie C1, erano scese in campo la squadra del circolo ed una società di calcio a 5 di Calvi dell’Umbria con al seguito dirigenti e tifosi. Il match stava scorrendo via tranquillo con la squadra di casa che conduceva la partita finché gli animi dei tifosi ospiti non si sono sono scaldati sfociando prima in insulti, e poi nel lancio di oggetti contro la tifoseria di casa, che a sua volta ha risposto allo stesso modo. Secondo quanto riportato, si parla della presenza di circa un’ottantina di tifosi. La situazione, che man a mano stava degenerando, ha costretto l’arbitro a sospendere momentaneamente la partita richiedendo l’intervento dei carabinieri per sedare gli animi agitati dei supporters.
All’arrivo dei militari, infatti, le tifoserie si sono tranquillizzate e la partita è proseguita fino al termine con il successo della squadra di casa per 4 a 3. Quando ormai, con la fine del match, sembrava che ogni pericolo fosse scampato, vista anche la presenza delle forze dell’ordine, le tifoserie hanno invece ripreso nuovamente ad insultarsi. All’improvviso è scoppiata una vera e propria rissa che ha coinvolto anche i dirigenti della squadra ospite. Spinte, schiaffi, ceffoni e cazzotti. I carabinieri hanno cercato di mettere fine al parapiglia ma nel caos generale, uno dei carabinieri intervenuti è stato colpito ed è svenuto. A quel punto, capendo la gravità della situazione, gli esagitati si sono calmati mentre il militare crollato a terra è stato soccorso da un’ambulanza.
Da una prima ricostruzione sembrerebbe che a mollare il colpo al carabiniere sia stato un dirigente calvese che richierebbe, oltre la squalifica dai campi per vari anni (Daspo), anche la denuncia per aver aggredito un pubblico ufficiale.