A seguito di un cambio di appalto per le pulizie industriali alla Ilserv, controllata Ast, alcuni lavoratori correvano il rischio di perdere il posto. A fronte di questo, due operai della ditta Industria e servizi, per protestare e richiamare l’attenzione, erano saliti su una torre delle acciaierie, rimanendo per 17 ore ad una settantina di metri di altezza. Su questa vicenda, questa mattina si è svolto il tavolo istituzionale richiesto al prefetto di Terni Gianfelice Bellesini. Hanno partecipato le aziende Ilserv, Industria e Servizi e Iosa (la società che da oggi subentra a Industria e servizi) nonché le organizzazioni sindacali Filcams Cgil,Filt Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, Cgil e Cisl insieme alla Direzione territoriale del lavoro di Terni.
Per i 26 dipendenti che, con diverse tipologie contrattuali, erano impegnati nel sito ternano prima del cambio appalto si apre ora la procedura prevista dall’art.4 del CCNL per le imprese di pulizia, nel presupposto che le aree oggetto del contratto sono rimaste le stesse e l’azienda subentrante ha dichiarato la massima disponibilità a valutare le posizioni in essere una volta acquisite le necessarie informazioni dal precedente datore di lavoro, finora non comunicate. Immediata, dunque, l’attivazione del confronto che già nella giornata di domani presso la sede di Confindustria vedrà la partecipazione di tutti i soggetti in causa.
Il prefetto Bellesini si è detto “soddisfatto dell’esito dell’incontro, che è servito a fare chiarezza tra i diversi attori coinvolti ed a superare le ragioni, solo formali, che fino ad oggi avevano impedito l’apertura del tavolo. Ringrazio tutti per la partecipazione a questa riunione e per lo spirito costruttivo con il quale, in un contesto di difficoltà economica come quello attuale, vengono ricercate soluzioni che garantiscono i lavoratori”.
Non sono però tranquilli i lavoratori, tra cui Mauro Carletti, salito ieri insieme ad un collega sulla torre dell’Ast alta 70 metri ed oggi presente in prefettura insieme ad altri operai della Industria e servizi: “I nostri timori sono fondati in quanto non c’è possibilità che il 100 per cento dei lavoratori venga riassunto ma, se andrà bene, solo una decina di noi riavrà il suo posto di lavoro. Aspettiamo l’incontro di domani in Confindustria per capire le reali intenzioni della nuova azienda, poi quando le decisioni saranno ufficiali reagiremo di conseguenza”.