“Vogliamo a tutti i costi che la siderurgia rimanga italiana”. Così ha risposto il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, interpellata sulla vertenza Ast-Thyssenkrupp, durante una conferenza stampa a Milano. ”Monitoriamo per trovare soluzioni per continuare questo tipo di produzione per sostenere questo tipo di produzione perché non vogliamo perdere altri asset”, aggiunge Guidi, ribadendo che il piano della multinazionale tedesca ”non è condivisibile”.
ROSSI Il senatore del Pd, Gianluca Rossi, commenta così: “L’impegno del ministro Federica Guidi a sostegno delle politiche industriali per la siderurgia italiana è di grande importanza per il territorio ternano”. Rossi sottolinea in una nota che l’acciaieria ternana “è un asset strategico per la produzione di acciai speciali e deve restare competitivo e integro per garantire un settore economico vitale per l’economia nazionale”. Il piano industriale di Tk, conclude l’esponente del Pd, “mette a rischio lavoratori, indotto e produzione con ricadute molto gravi su tutto il territorio. Per questo, chiediamo di valorizzare il ruolo di Ast nel solco del piano europeo per la siderurgia”.
AIRAUDO Proprio al ministro Guidi, oltre che al ministro del Lavoro, è rivolta un’interrogazione del deputato di Sel, Giorgio Airaudo, che chiede “se non ritengano di intraprendere iniziative di mediazione fra le parti al fine di riconsiderare il piano produttivo della Thyssenkrupp sbilanciato solo sul fronte dei tagli e non al rilancio produttivo in un settore considerato strategico per il comparto industriale italiano”.