Recentemente il Comune di Terni ha affidato la manutenzione del verde pubblico ad alcune cooperative ternane. Oggi il consigliere comunale di I love Terni, Enrico Melasecche, critica il loro operato in relazione alla potatura delle siepi in fiore lungo via Gramsci. Potatura giudicata “dannosa alle piante, dannosa al bilancio comunale, dannosa all’immagine della città, frutto di connivenze politiche e/o di incapacità gestionale?”.
Melasecche ha presentato un’interrogazione nella quale spiega: “Venerdì mattina mi sono trovato a passare in via Gramsci ed ho rilevato con stupore che varie cooperative stavano massacrando le siepi di oleandri in fiore eliminando verde e fiori con un taglio che mozzava di circa il 90% l’apparato fogliare”.
Prosegue il consigliere: “Tale operazione, fatta a fine maggio, appare assurda sotto tutti i punti di vista, in quanto dannosa per le piante, inaccettabile dal punto di vista del decoro cittadino, inutilmente costosa in quanto sarebbe stato molto meglio per il Comune risparmiare quel danaro e rinviare il taglio all’anno successivo, dettata quindi solo e soltanto da ragioni tecnicamente imperscrutabili ma politicamente note a tutti”.
Melasecche chiede quindi al sindaco “come sia possibile gestire il servizio del verde pubblico in modo così maldestro da parte dell’amministrazione comunale, presumiamo senza che l’assessore al ramo né il dirigente preposto abbiamo contezza di quanto sta accadendo; cosa pensa il sindaco se viceversa il dirigente preposto e/o l’assessore abbiano autorizzato un taglio del genere che sarebbe dovuto avvenire al più tardi in marzo, a maggior ragione con la stagione calda anticipata” e “se nel capitolato sia consentito di potare alberi e siepi strutturate come quelle di Via Gramsci decisamente fuori stagione”.
Infine il consigliere chiede “se dirigente ed assessore abbiano avuto contezza di tali comportamenti e nel caso quali provvedimenti siano stati presi tenuto conto:
- del danno erariale evidente, considerato che in questi casi si rinvia di un anno il taglio, evitando di sprecare danaro pubblico;
- del danno prodotto alle piante troncando in modo barbaro la fioritura e lo sviluppo;
- del danno arrecato al decoro della città ed alla bellezza di un viale fiorito;
- offendendo l’intelligenza dei cittadini che sono stanchi di pagare imposte e tariffe in aumento e vedere come viene utilizzato il proprio danaro”.