Bisogna ringraziare Saturno. Secondo la leggenda, infatti, è stata proprio la divinità romana, adirata contro gli uomini bellicosi, a scagliare un fulmine nel cratere di un vulcano in Maremma, provocando la fuoriuscita di un fiume d’acqua calda e sulfurea. Un gesto di stizza che ha dato vita alle Terme di Saturnia, in provincia di Grosseto (località Follonata, tel: 0564 6000111), famose già ai tempi dei romani e divenute tra le aree benessere più frequentate d’Italia. Rilassamento della muscolatura, miglioramento della respirazione e depurazione della pelle sono solo alcuni dei benefici di quest’acqua termale, che sgorga dalla sorgente al ritmo di 500 litri al secondo e alla temperatura costante di 37°C. Un mix ideale per un weekend tutto relax dedicato al corpo e alla salute.
![Terme di Saturnia1](https://www.ternioggi.it//wp-content/uploads/2012/02/Terme-di-Saturnia1-300x199.jpg)
Per rigenerarsi ci sono quattro piscine termali all’aperto, idromassaggi, cascate e percorsi vascolari di acqua fredda e calda (ingresso giornaliero 22 euro, ridotto 12 euro). Con un supplemento (22 euro) si può accedere alla sorgente termale e al Bagno Romano, un’area con bagno turco, doccia cromoterapica, bagno di vapore e biosauna. Tra i programmi proposti dal centro la fangoterapia (utile per prevenire le patologie osteo-articolari e combattere i segni del tempo, a partire da 40 euro) e vari trattamenti termali ed estetici come la doccia-massaggio a quattro mani (25 minuti, 80 euro) e la Saturnia Stone Therapy, una particolare tecnica multisensoriale effettuata con 54 pietre diverse (60 minuti, 130 euro). Se volete viziarvi approfittate dei pacchetti Luxury&Relax, con massaggi pregiati: seta, oro puro e zenzero per il Golden Body Treatment (2 ore, 430 euro), ambra per il Saturnia Amber Massage (2 ore, 390 euro).
![Saturnia](https://www.ternioggi.it//wp-content/uploads/2012/02/Saturnia-300x200.jpg)
Pausa gourmand all’Acquacotta, uno dei due ristoranti del centro, insignito di una stella Michelin per il 2012. Gli chef Alessandro Bocci e Michele Rinaldi preparano piatti della tradizione toscana con accostamenti insoliti e raffinati e ingredienti a chilometro zero. Tra le specialità, il Fegato grasso d’anatra in torcione, mela verde e composta di rabarbaro, i Pici spadellati del Buttero e la Crema di fichi di Chieti con gelato alla vaniglia e tegola al Muscovado. Si smaltiscono le calorie giocando a golf nel campo a 100 metri dal centro, realizzato dall’architetto Ronald Fream: 70 ettari con un percorso da campionato a 18 buche, par 72, di 6294 metri.
![Montemerano](https://www.ternioggi.it//wp-content/uploads/2012/02/Montemerano-300x200.jpg)
Usciti dallo stabilimento vale la pena fare un giro nei dintorni, partendo proprio dal centro di Saturnia. Tra le tappe la via Clodia – l’antica strada basolata (con grosse pietre irregolari) che collegava il paese all’Etruria meridionale -, piazza Diaz con la Chiesa di Santa Maria Maddalena e il Museo Archeologico (via Italia, tel. 0564.601550). Per pranzo vale una sosta il ristorante I Due Cippi (piazza Vittorio Veneto 26\a, tel. 0564.601074): protagonista del menu è la carne cotta al camino. Lungo la strada verso Manciano e Montemerano, si trovano invece le Cascate del Mulino, tra i luoghi più suggestivi della Maremma: cascate naturali di acqua termale con vasche dove fare il bagno immersi nella natura (aperte tutto l’hanno, h 24, ingresso gratuito). Se si prosegue a Montemerano si può ammirare una torre quadrata del 1407, piazze e vicoli acciottolati e la Chiesa di San Giorgio (XIV-XV sec.), capolavoro di architettura romanico-gotica. All’ingresso del paese c’è la trattoria Laudomia, antica stazione di posta, con piatti della tradizione e pasta fatta in casa. Suggestivo anche il tour nel cosiddetto Triangolo della Maremma, fortificato dagli Aldobrandeschi. Si parte dall’antico borgo di Pitigliano, arroccato su pareti di tufo a strapiombo, si prosegue per Sovana e le sue vie lastricate dagli Etruschi e si arriva a Sorano, piccolo paese aggrappato a una rupe vulcanica.
Fonte: Dove Viaggi