Bisogna ringraziare Saturno. Secondo la leggenda, infatti, è stata proprio la divinità romana, adirata contro gli uomini bellicosi, a scagliare un fulmine nel cratere di un vulcano in Maremma, provocando la fuoriuscita di un fiume d’acqua calda e sulfurea. Un gesto di stizza che ha dato vita alle Terme di Saturnia, in provincia di Grosseto (località Follonata, tel: 0564 6000111), famose già ai tempi dei romani e divenute tra le aree benessere più frequentate d’Italia. Rilassamento della muscolatura, miglioramento della respirazione e depurazione della pelle sono solo alcuni dei benefici di quest’acqua termale, che sgorga dalla sorgente al ritmo di 500 litri al secondo e alla temperatura costante di 37°C. Un mix ideale per un weekend tutto relax dedicato al corpo e alla salute.
Per rigenerarsi ci sono quattro piscine termali all’aperto, idromassaggi, cascate e percorsi vascolari di acqua fredda e calda (ingresso giornaliero 22 euro, ridotto 12 euro). Con un supplemento (22 euro) si può accedere alla sorgente termale e al Bagno Romano, un’area con bagno turco, doccia cromoterapica, bagno di vapore e biosauna. Tra i programmi proposti dal centro la fangoterapia (utile per prevenire le patologie osteo-articolari e combattere i segni del tempo, a partire da 40 euro) e vari trattamenti termali ed estetici come la doccia-massaggio a quattro mani (25 minuti, 80 euro) e la Saturnia Stone Therapy, una particolare tecnica multisensoriale effettuata con 54 pietre diverse (60 minuti, 130 euro). Se volete viziarvi approfittate dei pacchetti Luxury&Relax, con massaggi pregiati: seta, oro puro e zenzero per il Golden Body Treatment (2 ore, 430 euro), ambra per il Saturnia Amber Massage (2 ore, 390 euro).
Pausa gourmand all’Acquacotta, uno dei due ristoranti del centro, insignito di una stella Michelin per il 2012. Gli chef Alessandro Bocci e Michele Rinaldi preparano piatti della tradizione toscana con accostamenti insoliti e raffinati e ingredienti a chilometro zero. Tra le specialità, il Fegato grasso d’anatra in torcione, mela verde e composta di rabarbaro, i Pici spadellati del Buttero e la Crema di fichi di Chieti con gelato alla vaniglia e tegola al Muscovado. Si smaltiscono le calorie giocando a golf nel campo a 100 metri dal centro, realizzato dall’architetto Ronald Fream: 70 ettari con un percorso da campionato a 18 buche, par 72, di 6294 metri.
Usciti dallo stabilimento vale la pena fare un giro nei dintorni, partendo proprio dal centro di Saturnia. Tra le tappe la via Clodia – l’antica strada basolata (con grosse pietre irregolari) che collegava il paese all’Etruria meridionale -, piazza Diaz con la Chiesa di Santa Maria Maddalena e il Museo Archeologico (via Italia, tel. 0564.601550). Per pranzo vale una sosta il ristorante I Due Cippi (piazza Vittorio Veneto 26\a, tel. 0564.601074): protagonista del menu è la carne cotta al camino. Lungo la strada verso Manciano e Montemerano, si trovano invece le Cascate del Mulino, tra i luoghi più suggestivi della Maremma: cascate naturali di acqua termale con vasche dove fare il bagno immersi nella natura (aperte tutto l’hanno, h 24, ingresso gratuito). Se si prosegue a Montemerano si può ammirare una torre quadrata del 1407, piazze e vicoli acciottolati e la Chiesa di San Giorgio (XIV-XV sec.), capolavoro di architettura romanico-gotica. All’ingresso del paese c’è la trattoria Laudomia, antica stazione di posta, con piatti della tradizione e pasta fatta in casa. Suggestivo anche il tour nel cosiddetto Triangolo della Maremma, fortificato dagli Aldobrandeschi. Si parte dall’antico borgo di Pitigliano, arroccato su pareti di tufo a strapiombo, si prosegue per Sovana e le sue vie lastricate dagli Etruschi e si arriva a Sorano, piccolo paese aggrappato a una rupe vulcanica.
Fonte: Dove Viaggi