Non ci sta più Emanuele Fiorini. Per il capogruppo leghista ormai Terni non può accogliere più immigrati, e continui fenomeni di criminalità dimostrano come questo rischio debba essere scongiurato.
Per Fiorini “nessun immigrato in più dovrà essere ospitato a Terni, la città è al collasso dal punto di vista dell’accoglienza, quello sociale e della sicurezza” e il pericolo, secondo indiscrezioni, che Terni debba ospitare nel prossimo futuro tra i 50 e i 100 migranti, nonostante la lega abbia evitato che il porto di Civitavecchia diventasse un hotspot permanente, è un rischio troppo grande per la città che non può sostenere un peso simile.
“La città – spiega Fiorini – ne accoglie già troppi e le situazioni di disagio e i fenomeni di criminalità si verificano ormai quotidianamente. Davanti ad ogni bar, ogni esercizio commerciale, nei pressi dei supermercati, nei parcheggi pubblici: assistiamo ad una continua e costante presenza capillare di immigrati a caccia di elemosina dei passanti, come se tutto fosse ben organizzato e dettato da logiche superiori. Tutto questo genera dissesto sociale, insicurezza, paura da parte dei cittadini ternani che la sera, in alcune zone franche, non possono più transitare senza rischio per la propria incolumità”.
Inevitabile il riferimento all’omicidio di ieri mattina in Via Galvani, considerato dallo stesso Fiorini, dopo le continue risse verificatesi sul territorio cittadino, come fonte di un senso di abbandono da parte delle istituzioni che investe i cittadini. Con il PD chiuso nel palazzo ad affrontare problemi interni, continua il leghista, il tema della sicurezza cittadina è stato totalmente abbandonato.
La conclusione del duro comunicato è riservato alle forze dell’ordine, “costrette a lavorare sotto organico e senza gli strumenti adeguati”. A loro, Fiorini riserva il loro plauso, mentre a chi amministra la città e non si occupa della sicurezza dei proprio cittadini, il loro profondo sdegno.