C’è una realtà economica che sembra non risentire della crisi. Anzi, nel 2011, rispetto all’anno precedente, è riuscita a raddoppiare gli utili e per il prossimo triennio si pone obiettivi ambiziosi. E’ TerniGreen, attiva nel settore ambientale, nel recupero di materia ed energia, che continua a crescere.
Il consiglio di amministrazione ha approvato il preconsuntivo 2011, chiuso con ricavi superiori a 10 milioni di euro (2,8 milioni di euro nel 2010) e un utile netto superiore a 1,5 milioni di Euro (0,7 milioni di euro nel 2010). Approvato anche il piano industriale 2012-2014 orientato alla creazione del primo “polo italiano dell’industria verde”. Gli investimenti nel triennio saranno complessivamente superiori a 30 milioni di euro e saranno concentrati prevalentemente nell’esercizio 2012 per l’avvio degli impianti di compostaggio di Nera Montoro e Calimera e degli impianti di recupero e verticalizzazione PFU.
Gli sforzi principali saranno tesi a raggiungere la leadership in Italia nel recupero di Pneumatici Fuori Uso (PFU) e ad incrementare gli impianti per il recupero di materia ed energia dai rifiuti a valle della raccolta differenziata e prima della chiusura del ciclo. Sarà inoltre sviluppata l’attività di bonifica attraverso la realizzazione di impianti per la depurazione e trattamento di rifiuti speciali e saranno sviluppati impianti a biomasse per la produzione di energia elettrica.
Stefano Neri, Presidente e Amministratore Delegato, ha illustrato come questo piano strategico rappresenti “un importante passo in avanti nella green economy italiana. La sua fattibilità, in un momento di limitato accesso al credito come quello attuale, è garantita da una strategia oculata di reperimento delle risorse che punta a mantenere un equilibrio economico e finanziario tra attività a più alta intensità di capitale e altre che garantiscono flussi di liquidità e marginalità elevate. La strategia di crescita – ha spiegato Neri – è orientata all’ottimizzazione delle risorse e delle competenze attraverso una diversificazione del portafoglio attività su settori che vanno dal decomissioning di impianti dismessi, con conseguente recupero dei materiali, alla bonifica di suoli e di acque, al recupero di materia e di energia da biomasse e da rifiuti. L’obiettivo per il 2014 è raggiungere un fatturato di 34 milioni di euro”.
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