Centinaia di persone hanno partecipato stamattina al corteo organizzato a Terni dalla Cgil in occasione dello sciopero generale provinciale di quattro ore (intera giornata per il pubblico impiego e i cantieri edili) indetto dal sindacato stesso. I manifestanti si sono dati appuntamento a piazza Tacito per poi spostarsi lungo viale Mazzini, dove il traffico è stato temporaneamente bloccato. In piazza Valnerina, prima di mezzogiorno, si è svolto il comizio conclusivo. A parlare, tra gli altri, sono stati la segretaria generale della Cgil di Terni Lucia Rossi e quello regionale Mario Bravi. La manifestazione è stata organizzata per “dire no ai licenziamenti, no alla precarietà e conservare i diritti dell’articolo 18”.
“Le politiche di stampo liberista del governo Monti si stanno sempre più dimostrando, non solo fortemente inique e ingiuste, ma anche inefficaci” ha affermato Bravi. Nel suo intervento il segretario ha illustrato gli ultimi dati sulla cassa integrazione che “testimoniano ancora una volta il perdurare di una crisi che ha assunto ormai connotati di drammaticità fortissimi”. Nel primo trimestre 2012 in Umbria il ricorso alla cassa integrazione è aumentato del 57% rispetto al 2012 e i lavoratori coinvolti sono ormai oltre 30mila, di cui la metà a zero ore, mentre dilaga il ricorso alla cassa integrazione in deroga. Bravi ha spiegato che si tratta dell’incremento più consistente dall’inizio della crisi nel 2008, “il segno – ha detto – che le politiche di austerità, l’attacco a salari, pensioni e diritti, non fanno altro che sprofondarci sempre più nel baratro”. In piazza con la Cgil a Terni sono scesi i lavoratori delle principali aziende del territorio: quelli dell’Ast ThyssenKrupp e quelli del Polo Chimico, oltre a lavoratori pubblici, studenti e studentesse e pensionate e pensionati.
“Per il nostro territorio lo sciopero di oggi ha un significato particolare – ha affermato Lucia Rossi, segretaria generale della Cgil di Terni – perché senza una politica industriale, senza investimenti per il lavoro e la ripresa delle nostre aziende, noi rischiamo davvero di non reggere più. Questo Governo deve capire che non si può continuare a far cassa soltanto sui pensionati e sui lavoratori dipendenti, ma bisogna andare a colpire le grandi ricchezze e i grandi patrimoni e recuperare risorse da investire nei territori”. La mobilitazione della Cgil di Terni vedrà una nuova tappa lunedì prossimo, quando sarà in città il segretario generale nazionale Susanna Camusso per partecipare al direttivo provinciale che si terrà presso le ex Officine Bosco.