L’area Terni-Rieti, brand unico per la promozione e lo sviluppo del turismo e per attrarre sempre più visitatori nell’area Valnerina-Reatino. E’ il progetto di cui si è parlato nel corso di una riunione in Provincia per dare il via allo studio di fattibilità, dopo l’aggiudicazione delle gare, e proseguire sul cammino già tracciato dalla Provincia di Terni e dalle istituzioni reatine per dare impulso allo sviluppo di un’area fra bassa Umbria e alto Lazio ricca di potenzialità e risorse. Alla riunione nell’ufficio di presidenza di Palazzo Bazzani erano presenti il presidente della Provincia Feliciano Polli, l’assessore al Turismo del Comune di Terni Roberto Fabrini, il sindaco del Comune di Rieti Simone Petrangeli. C’erano inoltre i rappresentanti della Provincia Rieti e del raggruppamento costituito dalle società Telos, Ecoter e Studio Officina 8 che si è aggiudicato lo studio.
L’iniziativa, finalizzata alla “valorizzazione ambientale e turistica di un’area vasta fra Umbria e Lazio (il che riveste un particolare valore per l’interscambio che realizza fra due regioni limitrofe), coinvolge con le due Province di Terni e Rieti, 6 comuni del Ternano, 10 del Reatino e soggetti privati ed è favorita dalla prossima apertura dell’asse viario Terni–Rieti che rafforzerà ulteriormente la comunicazione tra la Bassa Umbria e l’Alto Lazio guardando verso Roma. Il progetto potrà così ottimizzare lo sfruttamento di grandi risorse turistiche come la Cascata delle Marmore, i laghi di Piediluco, Lungo e Ripasottile, il fiume Velino (e la sua navigabilità), il cammino di San Francesco, la Green way, i sentieri benedettini e di Santa Rita, il sistema delle ciclovie e delle ippovie”.
Coordinato dalla Provincia di Terni e finanziato dalla Fondazione Casse di risparmio di Terni e dalla Cassa di risparmio dell’Umbria, il progetto punta ad intercettare i finanziamenti della programmazione comunitaria 2014/2020 per le “aree interne”. L’iniziativa che vede la collaborazione dell’Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) per gli aspetti scientifici ed idrogeologici, punta ad ampliare l’orizzonte di riferimento alla restante parte della Valnerina. Lo studio e l’impostazione progettuale saranno presentati con un evento che servirà a lanciare l’iniziativa. Verranno coinvolti soggetti istituzionali e privati, a partire dai ministeri competenti e dalle Regioni di Umbria e Lazio che hanno già condiviso l’iniziativa.