Ast, commissario Ue Almunia: ”Studieremo proposte Outokumpu tenendo conto preoccupazioni”

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In Europa si muove qualcosa. Gli eurodeputati italiani hanno giudicato sconcertanti le intenzioni di Outokumpu mentre il portavoce del commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia ha, quantomeno, preso atto della preoccupazione per l’esclusione di Ast dalla fusione Inxoum-Outokumpu e per l’eventuale “spezzatino” delle acciaierie di viale Brin.

I servizi dell’Antitrust Ue “studieranno ora le proposte presentate da Outokumpu, compresa quella che riguarda il sito di Terni”, ha detto all’Ansa il portavoce del commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia, che non è voluto entrare nel merito di quanto annunciato dalla società finlandese ma ha assicurato che Bruxelles analizzerà le soluzioni proposte “conformemente” alle preoccupazioni sollevate dall’acquisizione della Inoxum. La Commissione, ha confermato il portavoce, dovrà prendere una decisione sul pacchetto di proposte della Outukumpu “entro il 16 novembre”.

I vicepresidenti del Parlamento europeo Roberta Angelilli e Gianni Pittella e la presidente della commissione Industria, Amalia Sartori hanno invece diramato una nota congiunta: “Dopo la comunicazione sconcertante di questa mattina del gruppo finlandese Outokumpu, che ha proposto la cessione dell’impianto Inoxum di Terni, è indispensabile il massimo impegno affinché la Commissione europea lavori ad un piano strategico per la siderurgia europea”.

I tre eurodeputati italiani hanno annunciato di aver presentato una interrogazione urgente alla Commissione europea “per la salvaguardia del sito industriale di Terni e per evitare ogni possibilità di cessione in favore di soggetti interessati ad operazioni speculative estranee della specifica filiera industriale”.

Per Angelilli, Pittella e Sartori, “con l’ipotesi di smembramento del sito di Terni, la siderurgia europea subirebbe la perdita di un sito integrato e di grande valore, senza alcun impatto positivo sulla concorrenza nel settore, rendendo l’Europa più dipendente dall’acciaio proveniente da paesi terzi, in netta contraddizione con gli obiettivi di una politica industriale europea forte. A riguardo è atteso per domani da parte della Commissione europea un documento strategico sulla politica industriale”.

Nel frattempo, su iniziativa degli stessi eurodeputati e della delegazione italiana al Parlamento europeo, sono partite una serie di iniziative volte ad avere una discussione in aula sul tema della siderurgia europea nella plenaria di novembre.

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  • Windspirit72

    Il Problema è un’altro il paese Italia non conta nulla in europa e questo si evince da tantissimi avvenimenti, La Merkel ha detto di non chiudere le aziende tedesche e cosi’ è stato, ma per fare questo bisogna chiudere quelle italiane.

    • Lollobardo

      Il Governo deve farsi carico di rappresentare le fabbriche italiane in Europa, proteggendole garantendo loro un futuro. Il peso dell’Italia in Europa potrà essere misurato anche in base all’andamento di questa vicenda. Terni è una città forte e legata alla sua realtà industrile ma in questo caso ha bisogno del supporto forte deciso e sentito dello stato.

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