E’ un giorno importante per l’Ast: è il giorno dell’incontro decisivo al ministero dello Sviluppo economico da cui dovrebbe scaturire un nuovo piano industriale. Secondo quanto pattuito con il lodo ministeriale dello scorso 5 settembre infatti, le parti si impegnavano a trovare un accordo entro il 4 ottobre, altrimenti Thyssenkrupp avrebbe rispolverato e messo in atto il piano industriale lacrime e sangue da 550-580 licenziamenti. Nei giorni scorsi la multinazionale tedesca ha reso pubblica la sua proposta: 290 licenziamenti (i lavoratori che accetterebbero volontariamente l’allontanamento otterrebbero un incentivo di 80 mila euro). Ovviamente, viste le posizioni molti distanti tra azienda e sindacati, non è escluso che nella giornata di oggi si giunga ad una proroga dei tempi.
Ore 16: Gli incontri preliminari separati sono iniziati da un paio di ore: ora si stanno confrontando i rappresentanti sindacali con i rappresentanti dell’Ast. Prima di questo incontro i sindacati hanno visto il ministro Federica Guidi. Nel corso del pomeriggio (ma visti i precedenti, si potrebbe arrivare a notte fonda) è previsto il tavolo congiunto plenario con ministro, sindacati e azienda. All’incontro sono presenti Governo, istituzioni locali, rappresentanti della ThyssenKrupp e sindacati nazionali e locali.
Ore 16,45: I vertici Ast sembrano irremovibili, intenzionati ad attuare pesanti tagli al costo del lavoro. Se non solamente attraverso i licenziamenti, tramite decurtazioni degli stipendi dei lavoratori. Le posizioni tra azienda e sindacati restano quindi distanti: è questo l’esito dell’incontro preliminare tra rappresentanti sindacali e rappresentanti aziendali.
Fonti sindacali rendono noto che l’azienda ha mantenuto la sua richiesta di abbassare di 12 milioni di euro il costo del lavoro chiedendo inoltre, per ridurre il numero dei licenziamenti dai 550 iniziali, una riduzione del salario, compresi gli straordinari e il lavoro domenicale. I sindacati dal canto loro hanno chiesto di discutere del piano industriale. Nel pomeriggio è atteso un incontro a cui parteciperà anche il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi.
Ore 19,20: Il confronto tra azienda e sindacati ha preso una brutta piega: non c’è alcun avvicinamento tra le parti. A questo punto si ipotizzano tre scenari:
– la rottura definitiva con Thyssenkrupp che adotta unilateralmente il piano industriale lacrime e sangue (o una sua variante comunque dolorosa);
– un rinvio dell’incontro a nuova data con il rinnovato impegno a trovare un accordo tra azienda e sindacati;
– un intervento risolutivo del Governo (difficile ipotizzarne i contenuti oltre ai già ventilati aiuti per il contenimento dei costi energetici).
Ore 20: Non è ancora iniziato il tavolo plenario con il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, i rappresentanti di ThyssenKrupp e i sindacati. Un tavolo su cui si concentrano tutte le speranze poiché allo stato attuale delle cose soltanto il ministro può effettivamente rimettere in carreggiata la trattativa.
Ore 22: Il ministro Federica Guidi sta tentando una mediazione tra Thyssenkrup e i sindacati. In particolare Guidi avrebbe proposto ai sindacati stessi una soluzione di compromesso tra le posizioni dell’azienda e delle parti sociali. I sindacati ne stanno discutendo tra di loro e torneranno tra poco a riferire al ministro se la proposta sarà accettata o meno.
Ore 23,30: Prosegue il tentativo di mediazione del ministro Guidi ma la trattativa – come da pronostico – si preannuncia lunga poiché le posizioni tra azienda e sindacati sono ancora molto distanti. I punti su cui è aperta battaglia sono ovviamente quelli del numero degli esuberi e del taglio delle retribuzioni. Insomma, il principale scoglio da superare attualmente è quello del massiccio taglio del costo del lavoro che Thyssenkrupp vuole operare ed a cui si oppongono i sindacati. In seconda battuta ci sono poi le criticità legate alla chiusura di uno dei forni fusori e, in generale, degli investimenti per salvaguardare la competitività delle acciaierie ternane.
Ore 01,50: La trattativa non si è ancora sbloccata. Sono anzi ripresi i confronti separati.
Ore 08,30: Non è stato raggiunto alcun accordo: martedì ci sarà un nuovo incontro.
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