I lavoratori hanno approvato l’accordo sul piano industriale dell’Ast sottoscritto al Mise lo scorso 3 dicembre, dopo una vertenza durata tre mesi e oltre 45 giorni di sciopero. Al referendum, che si è svolto da lunedì scorso ad oggi in fabbrica, hanno votato “sì” all’accordo 1.520 persone (79,8 per cento) su 1.951 votanti totali. I voti contrari all’intesa sono stati invece 386 (20,2 per cento), 37 le schede nulle e otto le bianche. L’affluenza al voto è stata dell’81,4 per cento degli aventi diritto (2.399).
Aggiornamento ore 19,30: DI GIROLAMO Il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, in una nota scrive: “Il risultato dei referendum all’Ast sull’ipotesi di accordo sottoscritto al Mise il 3 dicembre scorso, testimonia la qualità del lavoro svolto dai rappresentanti dei lavoratori e dalle istituzioni nel complicato percorso di confronto con la proprietà dell’azienda. Il risultato di oggi valorizza l’incredibile sforzo sia fisico che economico messo in campo dai lavoratori nel lungo periodo di vertenza a difesa della propria dignità e del posto di lavoro”.
“Si tratta in effetti – continua il sindaco – di un segnale molto positivo che va apprezzato anche in riferimento alla percentuale dei lavoratori che si è recata alle urne per esprimere la propria opinione, a dimostrazione del fatto che le nostre comunità apprezzano in modo particolare la democrazia e la vera partecipazione. L’ipotesi di accordo ha avuto dunque un ampio consenso e – conclude Di Girolamo – a partire da oggi si è aperta una nuova fase, nella quale sarà necessario verificare con puntualità il mantenimento degli impegni che i vari soggetti, iniziando dall’azienda, hanno assunto con l’accordo, monitorando capillarmente tutte le azioni e le misure che si andranno a determinare. I lavoratori delle acciaierie di Terni, oggi, hanno scritto un’altra importante pagina di democrazia”.
Aggiornamento ore 21: CAMUSSO Il segretario Cgil Susanna Camusso, commenta: “L’esito del referendum di Ast sull’accordo siglato premia la fermezza della lotta condotta dai sindacati e la lungimiranza degli obiettivi messi in campo. Si è trattato di un risultato che premia una straordinaria lotta unitaria di tutti i lavoratori delle acciaierie. Aver modificato il piano industriale e rafforzato l’assetto produttivo con investimenti e nuovi sbocchi di mercato significa aver riaperto una prospettiva positiva per un’azienda strategica del sistema industriale italiano. Un successo così netto nel referendum non solo permetterà di affrontare con ampio consenso e autorevolezza un percorso comunque difficile di gestione dell’accordo, ma premia anche il ruolo del sindacato, la sua capacità di rappresentanza degli interessi dei lavoratori e di un’intera comunità”.
BARBAGALLO Il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, definisce una “buona notizia” quella che giunge da Terni, dove “i lavoratori dell’Ast hanno approvato l’intesa sottoscritta, qualche giorno fa, al Mise sul futuro dello stabilimento siderurgico”. In una consultazione, sottolinea il leader della Uil, che ha visto la partecipazione “dell’80% degli addetti”, con i sì che sono stati “pari al 79,8% dei votanti”. Per Barbagallo “questo risultato molto positivo, ottenuto grazie all’impegno della categoria e alla partecipazione attiva dei lavoratori, è anche una dimostrazione dell’alto livello di rappresentatività delle parti sociali”. Ora, aggiunge nella nota, “occorre lavorare per rilanciare l’azienda e per garantire l’occupazione in quello stabilimento che opera in un territorio già duramente provato dalle difficoltà economiche”.
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