Ast, lavoratori Ilserv in cig, presidio davanti a prefettura, strada bloccata

Un manichino con la tuta da lavoro, impiccato all’ingresso della sede dell’Ilserv. E’ un’immagine forte, che rappresenta lo stato d’animo dei lavoratori dell’azienda che svolge importanti mansioni all’interno degli stabilimenti delle acciaierie di Terni. Giovedì scorso 200 di loro (sui 330 complessivi) sono stati messi in cassa integrazione dopo che Ilserv non ha accettato la riduzione dell’importo dell’appalto pretesa dall’Ast.

I lavoratori Ilserv, che si sentono con un cappio al collo che stringe sempre più forte, oggi pomeriggio hanno dato vita ad un presidio davanti alla prefettura di Terni ed hanno bloccato la strada: traffico bloccato in viale della Stazione. Gli operai si sono mossi in corteo dalle portinerie dell’Ast raggiungendo il Palazzo del Governo dopo il rinvio di una riunione legata proprio alla gestione della loro cassa integrazione, slittata a lunedì prossimo. Una loro delegazione ha quindi incontrato un funzionario della prefettura. Nel frattempo, ai lavoratori dell’Ilserv in presidio, si sono uniti quelli dell’Ast di ritorno in autobus dalla manifestazione di Bruxelles.

Il forte dubbio, la paura, che serpeggia tra i lavoratori dell’azienda è che la volontà dei piani alti sia quella di sostituire l’Ilserv per “inconfessabili motivi”. A prescindere dalle motivazioni, trova comunque conferma il fatto che ci sia grande fermento tra le aziende che potrebbero subentrare. Talmente tanto che alcune di loro, già da diversi giorni, hanno iniziato dei colloqui di lavoro. In particolare una del Nord Italia, che si occupa della gestione dei rifiuti industriali, mostra una certa convinzione nel poter ottenere un appalto in viale Brin nel giro delle prossime settimane.

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