Ast, M5S: ”Difendere lavoratori Ilserv è una priorità. No a massimo ribasso ditte esterne”
Spiegano i pentastellati: “I tagli inerenti appalti che fanno parte del piano industriale Thyssenkrupp, non sono un problema soltanto per i 207 operai a cui oggi sono arrivate le lettere di cassa integrazione. Appalti al massimo ribasso, che non tengono conto dei costi reali, rischiano di aprire la porta ad aziende che lavorano nell’illegalità. Aziende che tagliano sui costi senza rispettare la dignità dei lavoratori e la tutela dell’ambiente. Parliamo di settori che hanno margini di profitto davvero esigui e su cui sicurezza dei lavoratori, costo del lavoro e sicurezza ambientale incidono enormemente. Oltre al forno al plasma, Ilserv si occupa anche della gestione dei rottami e delle scorie svolgendo un ruolo in cui si incentra gran parte dell’impatto ambientale. Il costo dei lavoratori invece frequentemente, in situazioni sottocosto, viene aggirato nella più rosea delle prospettive attraverso forme di precariato che ledono la dignità del lavoro ed espongono la salute dei lavoratori stessi a rischi enormi ritrovandosi con sempre meno risorse a svolgere mansioni altamente pericolose e nocive”.
Prosegue M5S: “Considerato che nel carcere di Sabbione, abbiamo come ospiti numerosi detenuti condannati per reati legati alla criminalità organizzata, con la presenza di ben 27 individui in regime di 41 bis e già nel 2010, secondo il rapporto dei servizi di sicurezza, l’Umbria si collocava al quinto posto per la presenza di clan e gruppi mafiosi e camorristici, stiamo parlando di piatti davvero succulenti per la criminalità organizzata”.
In conclusione per il Movimento 5 Stelle, facendo riferimento ai lavoratori Ilserv messi in cassa integrazione, sostiene che “quei 207 operai non sono figli di un Dio minore ed hanno il bisogno di tutto l’impegno possibile da parte della politica. Non possono diventare il capro espiatorio, con una pacca sulla spalla e un calcio nel sedere, di una situazione, quella dell’Ast, che sembra profilarsi in ogni caso come una grande stangata per la città di Terni”.