Tutti i parlamentari eletti in Umbria in pressing sul Governo italiano perché si occupi concretamente e rapidamente del futuro dell’Ast. In una lettera inviata al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Monti, ed al ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera hanno chiesto “di convocare al più presto l’azienda, le parti sociali e le istituzioni interessate per concertare e definire, soprattutto in questa fase transitoria, un protocollo d’intesa unitario e condiviso capace di assicurare la continuità della produzione e dei livelli occupazionali delle acciaierie di Terni
La convocazione del tavolo governativo, richiesto in numerose occasioni dagli enti territoriali e dalle associazioni sindacali (qui l’articolo dell’ultima richiesta) è necessario spiegano i parlamentari “per salvaguardare l’unitarietà dello stabilimento, i volumi produttivi e l’occupazione; dopo che la società finlandese Outokumpu ha ufficialmente deciso di considerare l’ipotesi di vendita degli stabilimenti Ast di Terni, a seguito della sentenza dell’Antitrust europea”. Secondo i deputati ed i senatori hanno scritto in una nota congiunta che senza “una proprietà stabile ed un piano industriale competitivo ed efficace” non sono in gioco solamente il lavoro di “2.900 addetti di un polo produttivo tra i più competitivi al mondo per la qualità della produzione e della ricerca”, ma “l’intero sistema economico nazionale”. I firmatari della lettera sono: Carlo Emanuele Trappolino, Walter Verini, Marina Sereni, Gianpiero Bocci, Rocco Girlanda, Pietro Laffranco, Luciano Rossi, Mauro Agostini, Anna Rita Fioroni, Francesco Ferrante, Franco Asciutti, Domenico Benedetti Valentini, Ada Spadoni Urbani.
La senatrice Ada Urbani ha inoltre reso noto di avere riproposto oggi una nuova interrogazione circa “la necessità di avviare con urgenza gli incontri con i massimi livelli della Thyssen e di Outokumpu per evitare qualsiasi spacchettamento, in caso di cessione del sito ternano. Appena un mese fa – ha spiegato l’esponente del Pdl in una sua nota – il sottosegretario De Vincenti, rispondendo ad una mia interrogazione, aveva confermato che il Governo avrebbe aperto un tavolo di trattativa con le parti interessate per seguire la situazione dell’impianto Ast di Terni”.