Il Partito Democratico di Terni chiede l’intervento in prima persona del presidente del Consiglio Enrico Letta. I segretari comunale e provinciale, Andrea Delli Guanti e Carlo Emanuele Trappolino, in un comunicato esprimono “profonda preoccupazione” per l’operazione che ha portato le acciaierie di Terni di nuovo di proprietà di Thyssenkrupp.
Scrivono Delli Guanti e Trappolino: “In attesa di conoscere i dettagli dell’operazione, appena conclusasi per il trasferimento di proprietà delle acciaierie ternane da Outokumpu a Thyssenkrupp, il Partito Democratico di Terni esprime profonda preoccupazione per l’improvvisa svolta presa da una vicenda che, dopo oltre due anni, sembra ancora lontana dal concludersi e garantire al sito una dimensione solida e stabile”.
“Il passaggio attuale cancella gli impegni passati e ogni elemento di chiarezza dimostrando come tale vicenda non possa essere trattata con dinamiche e approcci tipici di una semplice crisi industriale e di come vada collocata con urgenza ad un livello tale da rendere evidente, a tutta la comunità ternana e regionale, un netto salto di qualità in termini di relazioni istituzionali ed industriali”.
“Alla vigilia della visita in programma per martedì 3 dicembre, dunque, chiediamo al Ministro dello Sviluppo Economico Zanonato, e tramite lui a tutto il governo, che vi sia un forte e concreto impegno dei vertici istituzionali nazionali affinché la vertenza AST ritrovi al più presto cittadinanza sui tavoli della Presidenza del Consiglio dei Ministri e veda impegnato, in prima persona, il Presidente Enrico Letta. Non per una mera questione di prestigio – continua il Pd Terni – ma per le ovvie implicazioni che il ritorno in campo di Thyssen-Krupp impone, a partire dalle relazioni intergovernative con la Germania, e per far si che il sito ternano veda garantito il suo futuro all’interno delle rotte internazionali degli acciai speciali”.
“Alla luce di questa partita di giro meramente finanziaria, che garantisce solo gli equilibri economici delle due multinazionali ed evidenzia anche quali siano le reali ricadute di una finanziarizzazione tout court del sistema industriale nazionale, nelle prossime ore il Partito Democratico di Terni – concludono Delli Guanti e Trappolino – coinvolgerà tutti gli organismi eletti per la definizione di un orientamento politico da sottoporre ai livelli istituzionali corrispondenti, consapevoli di quanto sia irrimandabile una dura battaglia politica e istituzionale volta a portare la questione ternana al centro dell’agenda politica nazionale”.