L’azienda replica alle critiche mosse oggi dalle rsu relativamente alla riorganizzazione dell’attività produttiva. In una nota scrive che “il confronto quotidiano che sta avvenendo nei reparti interessati dal processo di riorganizzazione rappresenta uno strumento di dialogo fra le parti e di ottimizzazione dei processi produttivi concreto ed efficace. Il confronto è intenso e Ast sta ricevendo suggerimenti che saranno presi in considerazione”.
Ast “ribadisce che la salute e la sicurezza dei lavoratori sono priorità imprescindibili per l’azienda e che la nuova organizzazione non introduce rischi addizionali per i dipendenti” e aggiunge che “l’attuale organico, risultato dal piano di riorganizzazione, è assolutamente adeguato per raggiungere l’obiettivo di produzione di un milione di tonnellate di acciaio fuso all’anno. Dopo i primi due mesi del 2015 che hanno risentito degli effetti della lunga vertenza, Ast prevede che per aprile 2015 sarà raggiunta una quota di produzione tale da garantire il traguardo del milione di tonnellate su base annua e auspica, inoltre, che a giugno si possa superare questa soglia”.
L’azienda rileva quindi “segnali incoraggianti che stanno consentendo di consolidare i rapporti commerciali in essere e contribuiranno ad accrescere la produzione e ad aggredire nuovi mercati” e “conferma di stare operando per dare piena attuazione alle intese sottoscritte il 3 dicembre 2014 e confida che il percorso di rilancio e di sviluppo intrapreso possa continuare con il sostegno di tutti i soggetti interessati in un clima di proficua collaborazione”.