Ast, scontro Tk-sindacati, nessun accordo su piano industriale, martedì nuovo tavolo al Mise
In base a quanto reso noto da fonti sindacali, la riunione ha visto momenti di “alta tensione”. Le organizzazioni dei lavoratori hanno dato disponibilità a ragionare sui vari temi, mantenendo però alcuni “punti fermi”, come appunto mantenimento occupazionale, salario e prospettive del sito. I sindacati non si sono infatti detti disponibili ad incidere su maggiorazioni a turno, presenze domenicali e premi di luglio come richiesto da Thyssenkrupp, aprendo invece a “soluzioni di condivisione” sui premi variabili. Inoltre per i sindacati gli esuberi potranno essere individuati solo dopo lo sviluppo del piano industriale e dovranno essere eventualmente gestiti con strumenti già in uso come la cassa integrazione, senza licenziamenti. E’ infine ribadita la “fermezza della proposta fatta, non modificabile”, contenuta in un documento presentato al ministro e sottoposto all’azienda.
Altrettanto netta è però stata la fermezza dell’azienda nel rifiutare di accantonare i tagli del costo del lavoro, da applicare sotto forma di licenziamenti o di diminuzione dei salari. Di fronte a posizioni così distanti, il ministro ha ottenuto il rinvio della riunione.