Dal Mise non giungono buone notizie. Oggi infatti, al tavolo sul piano industriale dell’Ast, non è stato raggiunto alcun accordo tra Thyssenkrupp e sindacati. Al termine dell’incontro, centrato sui temi occupazionali e soprattutto sulla contrattazione integrativa aziendale, i sindacati hanno diffuso una nota in cui è scritto che “l’azienda, pur ribadendo l’intenzione a discutere senza pregiudiziali, dà l’impressione di rimanere ferma nelle sue posizioni”.
La multinazionale tedesca, rappresentata dall’amministratore delegato Ast Lucia Morselli, ha spiegato nel dettaglio le voci di costo che compongono la contrattazione. In base al piano industriale presentato il 17 luglio scorso e contestato da sindacati e istituzioni, l’azienda vorrebbe risparmiare 12 milioni di euro (sui 40 complessivi annunciati in materia di costo del lavoro), tagliando benefit e salario variabile dei dipendenti. La richiesta dei sindacati, ribadita oggi, di ridurre questa cifra non avrebbe però trovato il favore di Morselli. La trattativa complessiva sul piano per Ast proseguirà martedì prossimo, sempre al Mise, alla presenza anche del ministro, Federica Guidi.
E’ tranchant il segretario nazionale della Uilm, Mario Ghini, secondo cui non è stato compiuto “alcun passo in avanti”. Per il sindacalista si è anzi trattato di un “incontro inconcludente su tutti e due i punti all’ordine del giorno per cui era stato convocato. Mai come ora – continua – diventa determinante la mediazione offerta dal ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, che dovrà porsi in essere martedì prossimo. Siamo delusi ed irritati – conclude Ghini – ora tocca al Governo fare la parte che gli compete”.