Mentre prosegue la vertenza sul piano industriale, oggi Ast ha sospeso alcuni contratti di appalto con ditte che lavorano all’interno dell’acciaieria i cui lavoratori sono stati fatti forzatamente uscire dallo stabilimento. A renderlo noto sono la Cgil locale e tutte le categorie interessate agli appalti, che definiscono la decisione un atto deciso senza preavviso, lesivo del lodo ministeriale sottoscritto lo scorso 5 settembre che impegnava le parti interessate alla trattativa sul piano industriale dell’acciaieria “a non porre in essere atti unilaterali sino al 4 ottobre”.
Le sigle sindacali spiegano in una nota di aver chiesto chiarimenti sulla sospensione, ma che al momento non vi è stata alcuna risposta né dalle ditte interessate né dalla direzione Ast. L’azienda ha annunciato 40 milioni di euro di risparmi nelle manutenzioni, materia che sarebbe però di trattativa tra le parti, secondo i sindacati. “I lavoratori delle ditte terze – conclude la nota – sono stati al fianco dei lavoratori Ast nell’intera vertenza, pertanto nel proseguire ci riserviamo di mettere in atto le azioni che riterremo più opportune già dai prossimi giorni”.