Thyssenkrupp conferma di voler cedere, nel lungo termine, le acciaierie di Terni e la divisione di produzione di leghe di metalli speciali Vdm. Lo ha ribadito giovedì scorso il direttore finanziario del gruppo tedesco Guido Kerkhoff in occasione della presentazione dei risultati trimestrali. Secondo alcuno indiscrezioni, il mese scorso la multinazionale avrebbe incaricato la Deutsche Bank di gestire le cessioni. A proposito del piano industriale di Ast, Kerkhoff ha spiegato che prevede “ampie misure di ristrutturazione nella produzione e amministrazione con una significativa riduzione del personale”. I dettagli del piano stesso “saranno soggetti ad intense trattative con gli azionisti nei prossimi mesi”.
Un piano industriale lacrime e sangue contro il quale prosegue la mobilitazione dei lavoratori. In questi giorni alcuni sindacalisti della Cgil si sono uniti nello sciopero della fame portato avanti dall’operaio Andrea Maurelli, che assume soltanto liquidi dal 25 luglio scorso. Si tratta di uno sciopero della fame a rotazione: ciascun membro del sindacato digiuna per 24 ore. L’iniziativa della Cgil è volta a convincere Maurelli (che è ancora ricoverato all’ospedale ed è stato sottoposto ad un nuovo ciclo di flebo) ad interrompere il suo sciopero ormai pericoloso per la salute e allo stesso tempo protestare contro il piano finanziario della Thyssenkrupp.
La mobilitazione a sostegno di Maurelli è stata avviata ieri da Fausto Durante, responsabile del segretariato europeo della Cgil e prosegue oggi con il segretario generale di Terni Attilio Romanelli e continuerà nei prossimi giorni con altri che hanno già dato la loro adesione. Maurelli rimane intanto ancora ricoverato all’ospedale Santa Maria di Terni, dove è stato sottoposto ad un nuovo ciclo di flebo.