Un nuovo assessore che gestisca le deleghe di quattro attuali assessorati, ottenendo un risparmio per le indennità di Giunta e al contempo una migliore gestione degli eventi e del centro storico. E’ la proposta che l’esponente di Confimpresa, Francesco Bartoli, avanza in una lettera aperta al sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo. Nella sua missiva Bartoli accusa l’amministrazione comunale di non aver preso provvedimenti contro la crisi del commercio nel centro della città, elenca una serie di attività che hanno chiuso i battenti e critica duramente la gestione degli eventi culturali.
Questa la lettera:
“Sig. Sindaco,
non possiamo più assistere immobili al decadimento della città di Terni le chiediamo di fare qualcosa di concreto per la crisi del commercio a Terni.
I primi mesi del 2013 ci hanno confermato che se il Comune di Terni continuerà ad affrontare la crisi senza fare nulla di concreto per il commercio questa città è destinata a morire e le nuove generazioni a guardare verso altre città nella speranza di un futuro migliore.
Siamo passati dalla farsa degli eventi natalizi all’incubo vissuto con il concerto di capodanno, solo le decorazioni delle strade pagate dai commercianti ci ricordavano che eravamo a natale e il periodo migliore dell’anno dal punto di vista del commercio è trascorso come un periodo normale senza un evento degno di nota con nessuna apertura della ZTL chiesta da più parti. Il periodo dei saldi è stato accompagnato da una catena di chiusure di negozi e locali importanti. Dopo Visaggio, McDonalds ha chiuso il suo punto vendita in corso Tacito. Lo avevamo annunciato mesi fa e l’assessore Bencivenga aveva detto che non eravamo bene informati. Infatti lo hanno chiuso.
Ormai le attività chiuse e i negozi sfitti rischiano di diventare la maggioranza in centro. E non si tratta di attività secondarie ma di moderni punti vendita o anche innovativi dal punto di vista del format come è il caso del ristorante pizzeria Le Origini Bio in via Silvestri o del ristorante Il Pomodorino in via Cavour da mesi ormai chiuso. Nessuno può affermare che erano attività di scarso appeal, se hanno trovato difficoltà per continuare la loro attività nel centro di Terni è perché il centro di Terni non offre più niente ne ai cittadini ne agli operatori economici . McDonalds apre nuovi punti vendita in tutto il mondo (come a Borgo Rivo) solo a Terni centro li chiude! Non possiamo quindi attribuire la colpa di tutto questo solo alla crisi. Anche la sua Giunta con le sue scelte ha delle responsabilità.
I commercianti gli operatori economici non hanno un punto di riferimento nella Giunta, da mesi non c’è più l’assessore al Commercio, ma anche quando c’era le cose non andavano meglio, la Giunta comunale divisa da lotte interne e personalismi è completamente avulsa dalla realtà cittadina. Ogni assessore sembra perseguire scopi personali e manca una visione complessiva, una gestione coordinata delle politiche di sviluppo e degli eventi. La prova di quello che diciamo è sotto gli occhi di tutti: ricorda la farsa del conflitto tra gli assessorati alla Cultura e al Turismo per la mostra organizzata dalla UIL pler esporre le opere di Dalì a palazzo Primavera?
Vogliamo parlare della Maratona di San Valentino dove migliaia di persone tra partecipanti e spettatori sono stati costretti a passare fra gazebo vuoti per la fiera di Cioccolentino finita da due giorni? Era troppo difficile coordinare gli eventi, mettere qualche gazebo in meno (ce ne erano tanti ma tanti fuori tema oppure le caciotte hanno un nesso con San Valentino a noi oscuro?), inserire anche Wine lovers e fare un evento più grande meglio assortito e con un’immagine meno paesana? Possibile che a Terni possiamo organizzare solo fiere di paese, salvo poi sbandierare e millantare 100 mila presenze che nessuno a Terni ha visto a cominciare dagli albergatori? Se gli assessori alla Cultura, al Turismo, allo Sport e al Commercio non sono in grado di coordinarsi tra loro come pensano di essere in grado di coordinare i rispettivi settori?
Queste cose sono sotto gli occhi di tutti per questo le chiediamo Sig. Sindaco di provvedere immediatamente una volta passate le elezioni politiche ad una nuova composizione della Giunta riducendo il numero degli assessori in ossequio ai dettami della spending review senza dover perseguire una politica attenta solo ad accontentare componenti politiche assegnando poltrone a persone che non hanno i requisiti per amministrare la nostra città.
La politica da seguire è quella della concretezza oggi gli eventi culturali, sportivi e le manifestazioni atte a promuovere il turismo devono essere integrate con il tessuto commerciale cittadino per avvalersi dello stesso e fornirgli occasioni di sviluppo in una evidente sinergia. Questa è la soluzione e nessuno potrà affermare il contrario.
Pertanto la invitiamo Sig. Sindaco a:
1. Eliminare quattro assessorati (Commercio, Turismo, Cultura, Sport)
2. Fare un unico assessorato che possa finalmente coordinare tutte le attività senza più disfunzioni con deleghe: Beni e attività culturali; Politiche dello spettacolo; Turismo e promozione della Città di Terni ; Grandi manifestazioni; Commercio e tutela dei consumatori; Sport ed impiantistica sportiva; Associazionismo culturale e sportivo; Centro storico
3. Attivate immediatamente politiche di rilancio del centro storico con iniziative condivise con gli operatori economici della città ed il nuovo assessore.
Sig. Sindaco in questo modo con queste tre semplici mosse lei farebbe risparmiare al Comune molti soldi che potrebbero essere investiti in politiche di rilancio del centro cittadino. I commercianti avrebbero finalmente un punto di riferimento certo e si potrebbe tornare a progettare nuove idee per rilanciare la nostra città.
Lei in questi giorni si sta preoccupando solamente che il nuovo assessore al Commercio sia una donna. Noi le chiediamo invece di trovare una donna capace, che possa amministrare le deleghe sopra elencate che sarebbero le stesse che in Regione ha il suo collega di partito e assessore Felice Bracco. Quindi le stiamo chiedendo di seguire una strada già intrapresa in Regione dal suo stesso partito. E se un uomo solo può avere tutte quelle deleghe per tutta la regione perché non potrebbe farlo una donna per il solo Comune di Terni?
Sig Sindaco abbia un sussulto di dignità, per questi pochi mesi che le rimangono alla fine del suo mandato prenda una decisione per il bene della città dimenticando per una volta le lobby di potere che stanno devastando questa città.
Può farlo e nessuno oserà opporsi sarebbe sommerso dagli insulti di tutta la città”.