Bersani a Terni: ”Su Ast sarò attentissimo, è gioiello italiano e va mantenuto integro”

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Il segretario del Partito Democratico e candidato alle primarie del centrosinitra Pierluigi Bersani questa mattina ha fatto visita a Terni per un incontro con rsu e dirigenza aziendale sulle vicende dell’Ast. “Le acciaierie ternane sono un gioiello dell’industria italiana e una grandissima tradizione industriale di questo Paese” ha affermato Bersani.

Parlando della vertenza che sta attraversando lo stabilimento di viale Brin, che sarà venduto da Outokumpu nell’ambito della fusione con Inoxum-ThyssenKrupp per rispettare i vincoli imposti dall’Antitrust europeo, Bersani ha detto che si tratta di “una vicenda complessa. Bisognerà mantenere l’integrità di questo sito. Bisognerà – ha aggiunto – che il compratore sia in grado di dare una prospettiva strategicamente seria e che il governo e lo Stato italiano prestino un occhio attentissimo a quello che succederà nei prossimi mesi”.

Il segretario Pd ha anche assicurato che in questi mesi sarà “attentissimo ad affiancare tutte le iniziative per mantenere la prospettiva industriale di questo paese. Ho parlato con l’amministratore delegato Pucci, ho parlato con le rsu e mi pare francamente che ci siano le condizioni per una prospettiva che ribadisca la solidità di questa presenza. In ogni caso l’Italia non può di certo né rinunciare né vedere indebolita una produzione di questo genere con questa storia alle spalle”.

Bersani ha anche parlato delle primarie e toccato altri temi politici. “A chi vuol votare per me al ballottaggio dico venite pure ma dentro il rispetto delle regole. Mi auguro che Matteo Renzi dica altrettanto”. Nel Pd “non volano gli stracci, non esageriamo. C’è un tema da mantenere fino alla fine: il rispetto delle regole che ci siamo dati. Io anzi voglio dire a tutti quelli che vogliono votare me e incontro per le strade ‘vacci pure ma nel rispetto rigoroso delle regole che tutti insieme ci siamo dati’. Chi si candida a governare deve dare l’esempio, le regole sono importanti”.

Sul marasma che interessa il Pdl ha detto: “Mi auguro che il Pdl le faccia le primarie e aggiungo perfino che nessuno potrà pretendere che il Pdl le possa fare in modo perfetto perché i tempi sono stretti. Un segnale anche da quel lato di riprendere una politica che torni a meccanismi di partecipazione è importante sarebbe tutta salute per il sistema. Dopodiché, spero non si offendano, è chiaro che quando vuoi passare alla democrazia alla partecipazione devi accertarti di aver deposto l’imperatore perché se pensi di tenerti l’imperatore e di passare alla democrazia a un certo punto succede che le cose non funzionano”. Alla domanda su chi si augura come futuro avversario politico, Bersani ha risposto di augurarsi “un avversario del centro destra. Penso che il centrodestra esista ancora in questo paese, a volte anche nella mia ‘parrocchia’ ce lo dimentichiamo, ma non è che facciamo tutto tra noi, ci siamo noi e ci sono loro. Si organizzeranno e sceglieranno il candidato, a me vanno bene tutti. Berlusconi è nello spogliatoio con una scarpetta allacciata e l’altra no, per vedere se si decide a scendere. Secondo me sta valutando lui con le sue forze se c’è ancora il campo. Quale sia l’ambizione del centrodestra non riesco a valutarla. Mi sembrano un po’ demoralizzati, tuttavia credo che quello sia il ragionamento di Berlusconi: vediamo se c’è il campo dopodiché decido se scendere”.

Per quanto riguarda le ipotesi della presenza di Renzi in un suo possibile Governo ha detto: “Prima promuovetemi allenatore e poi vi dirò la squadra”. In merito al risultato ottenuto al primo turno di ballottaggio in Umbria e in altre regioni rosse, dove Renzi ha raccolto più voti, il segretario ha spiegato di non essersi “messo ad astrologare sul perché e sul come, anche perché siamo tutti nella stessa squadra. Non è come quando vince la destra o la sinistra. Detto questo poi quando sarà finita la vicenda ci penserò, adesso francamente non ci sto pensando”.

Infine una stoccata al Movimento 5 Stelle che il sondaggio più recente lo indica in Umbria al 16% e in crescita: “Vuol diventare un grande partito, ma deve porsi il problema democratico se va al governo. Cosa fa, governa da un tabernacolo? Non può esserci uno che dà solo indicazioni e non risponde mai a una domanda, non esiste, attenzione c’è un tema democratico. Siamo fuori dal contesto di democrazia moderno e quindi attenzione su questo punto, così come attenzione ad ammucchiare tutti. Attenzione che il mondo ci guarda e tra l’altro deve prestarci anche i soldi” ha concluso il segretario del Pd.

Il consigliere regionale e coordinatore provinciale del Pdl Alfredo De Sio in una nota si mostra deluso dall’intervento del segretario: “Le dichiarazioni di Bersani in visita alle Acciaierie di Terni sicuramente non hanno il pregio dell’originalità. Non avevo la pretesa che il leader del Pd proponesse chissà quali iniziative per difendere il sito industriale di Terni in questa difficile fase, ma limitarsi a dire che ‘si dovra’ trovare un acquirente nei prossimi mesì e che ‘il Governo ha il compito di tenere un occhio attentissimo a quello che succederà’ francamente mi sembra pochino”

“Credo che il candidato premier del Pd – continua De Sio – avrebbe potuto spendere qualche parola in più per sostenere la strada della vertenza europea su una vicenda come quella della fusione Inoxum-Outokumpu che appare ogni giorno di più viziata da speculazione e contro i reali interessi della competitività dell’Europa. Un’impostazione, condivisa anche da parte delle rappresentanze dei lavoratori che ci sarebbe piaciuto sapere se egli intende seguire, eventualmente tra qualche mese diventasse Presidente del Consiglio, oppure, come sta facendo il Governo Monti, ritiene che l’unica strada – conclude De Sio – sia quella di stare a guardare e sperare come appare dalle sue laconiche dichiarazioni”.

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