Carcere di Sabbione: sindacati denunciano al ministro Severino la carenza di personale
Dieci sigle sindacali del comparto di polizia penitenziaria hanno scritto, tra gli altri, al ministro della Giustizia, Paola Severino, e al capo del Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria), Giovanni Tamburino, per avanzare la richiesta d’integrazione del personale presso la casa circondariale di Terni, in vista delle nuove assegnazioni del personale e dell’apertura del nuovo padiglione della struttura ternana.
“In particolare – si legge nella lettera – nella casa circondariale il personale lavora in affanno da anni, sempre con la speranza che qualcuno si renda conto che la criticità non può essere la regola. Non siamo qui a ricordare tutte le spiacevoli vicende che ogni giorno si trova ad affrontare il personale di polizia penitenziaria (aggressioni, risse, malattie come la TBC – Tubercolosi) e di cui solo chi vuol far finta di non sentire o di non vedere può non essere a conoscenza. Non si può aprire un nuovo padiglione che raddoppia la capienza dei detenuti senza assegnare il personale che serva a garantire la sicurezza sia interna che del territorio”. Secondo i sindacati, infatti, il padiglione che porterà al raddoppio della popolazione detenuta “non può essere gestito con il personale attualmente in organico, già carente per il vecchio istituto. Gestire 700 detenuti con meno di 200 unità è una follia che non accettiamo”.
Rinnovando la richiesta di integrazione del personale, le sigle sindacali annunciano che metteranno in atto ogni forma di protesta lecita. “Se questo non bastasse – concludono – ci incateneremo ai cancelli”. Infine Francesco Petrelli, vice segretario regionale Ugl Polizia penitenziaria, riferisce “dell’ennesima aggressione nei confronti di un assistente di polizia penitenziaria” nel carcere di Terni. “In una sezione super affollata con 50 detenuti – spiega Petrelli – il poliziotto è riuscito a cavarsela con minime escoriazioni e la camicia strappata”.